L'orgoglio delle Karma B: "Tutte possiamo essere dive con qualcosa in più"

Le artiste in drag porteranno al Pride di Milano il nuovo brano scritto con Romina Falconi

Le Karma B con Immanuel Casto (Foto Marco Piraccini)

Le Karma B con Immanuel Casto (Foto Marco Piraccini)

"Le dive con qualcosa in più". Non è solo il titolo del loro ultimo singolo, scritto insieme a Romina Falconi con la quale condividono anche l'etichetta discografica Freak&Chic. Carmelo Pappalardo e Mauro Leonardi, ovvero le Karma B, sono davvero "dive con qualcosa in più". Dai tempi di Propaganda Live - "Programma a cui dobbiamo tantissimo" commentano -, le due artiste in drag, anche grazie ad "All together now" e a "Ciao Maschio" sono ormai diventate due volti notissimi dello spettacolo italiano. In arte le Karma B, all'anagrafe Carmelo Pappalardo e Mauro Leonardi.

Nell'ultimo singolo "Le dive con qualcosa in più" scritto con Romina Falconi parlate di rinascita, di sfruttare quel qualcosa in più. Cosa avete in più? "Abbiamo impiegato molto tempo per sentirci dive e questa canzone è una metafora dei dolori che abbiamo dovuto affrintare nella vita, discriminazioni comprese. Le dive non siamo solo noi, è chiunque senta di avere qualcosa in più".

Facciamo un passo indietro, avete incontrato difficoltà nel vostro percorso? "Noi abbiamo cominciato quando in italia non esisteva neanche l'espressione "drag queen". Avevamo quindi difficoltà a far capire cosa volevamo diventare perché non c'erano paragoni italiani. In più non è stato semplice riuscire a farci prendere sul serio, ma questo soprattutto nei confronti degli uomini". Come potreste definire il vostro lavoro? "Senza dubbio c'è dell'artigianalità: nei costumi, nel saper fare. Studiamo canto, ci teniamo in forma, lavoriamo ai testi, alle coreografie dei nostri spettacoli. A "Ciao Maschio" tutto era farina del nostro sacco  con la consulenza degli autori televisivi. Cantiamo sempre dal vivo e quindi servono preparazione e disciplina. I nostri vestiti, le nostre scarpe, è tutto scomodo. Devi essere divertente, anche con le scarpe strette e gli abiti pesanti".  Come sono gli equilibri fra voi? Chi fa cosa? "Il nostro è un connubio fra intuizione e tecnica. Carmelo è quello che di solito lancia le proposte,  Mauro quello che procede con metodo e disciplina. Una disciplina che arriva dalla danza". Sarete al Pride di Milano, sentite un po' la responsabilità di portare un messaggio per un'intera comunità? "Sentiamo da sempre la responsabilità, come drag fai politica solo per il fatto di esserci, di essere un uomo vestito come la società non vorrebbe. Noi siamo abbastanza amati proprio perché comunicando pensiamo anzitutto a chi non ha le nostre stesse possibilità". Cosa manca in Italia dal punto di vista dei diritti civili? "Una classe politica degna. In altri Paesi una legge contro l'omotransfobia è passata anche grazie a schieramenti di destra, per fare un esempio. Non si tratta, infatti, di una battaglia politica o ideologica: i diritti civili non hanno colore. La classe politica italiana non si prende la responsabilità di decidere su temi così importanti".