Eurovision 2022, chi rappresenta la Norvegia e la canzone: i Subwoolfer

Il duo mascherato porta in gara il brano manifesto: "Give that wolf a banana": il testo tradotto in italiano

I Subwoolfer all'Eurovision 2022

I Subwoolfer all'Eurovision 2022

Impossibile non notare il duo che rappresenta la Norvegia all'Eurovision 2022. Non foss'altro che per le maschere color giallo Simpson e le zanne bianche da lupo. E infatti i Subwoolfer si fanno notare ormai da diversi anni nel panorama musicale del Nord Europa. Ancora non hanno fatto breccia nel cuore del Mediterraneo e sicuramente l'esibizione sul palco del PalaOlimpico. Il duo è sulla scena musicale soltanto da un anno con questa formazione e non ha mai rivelato ufficialmente l'identità dei due componenti, che si fanno chiamare con i generici nomi di Keith e Jim. Da questo punto di vista hanno illustri predecessori: basti pensare ai Gorillaz - dietro cui c'è il leader dei Gorillaz, Damon Albarn, ma la cosa si è scoperta solo anni dopo il debutto della band cartoon - ai Daft Punk, la cui identità è emersa solo dopo diversi anni, e i cantanti solisti Sia e Liberato.

I Subwoolfer all'Eurovision 2022

Il nome del duo è un gioco di parole, ovvero un mix fra subwoofer, ovvero altoparlante, e wolf, cioè lupo. E anche il brano che i norvegesi portano all'Eurovision Song Contest di Torino - i Subwoolfer sono i sedicesimi sul palco della prima semifinale del 10 maggio - è un brano altamente ironico: "Give that wolf a banana". Il duo è arrivato all'Eurovision 2022 dopo la vittoria al Melodi Grand Prix, rassegna canora annuale che seleziona il rappresentante norvegese per la manifestazione europea.

Probabilità di vittoria

 I personaggi ci sono, la canzone è carina e orecchiabile. Con i "lupi" di Norvegia senza dubbio si balla e questo è in valore assoluto uno dei pregi maggiori del brano. Non andranno oltre le prime dieci posizioni, però piaceranno al pubblico.

Il testo di "Give that wolf a banana" 

"Non sono sicuro di avertelo detto, ma mi piacciono molto i tuoi denti. Questa pelliccia che porti con niente sotto, non sono sicuro che tu abbia un nome. Ti chiamerò Keith": è chiaramente il manifesto del duo. La canzone racconta di una versione un po' particolare della storia di Cappuccetto Rosso. Una versione nella quale il lupo non mangia altro, se gli viene data una banana.