Il dolore di Bianca Atzei e della Iena Stefano Corti: "Abbiamo perso un bambino"

La cantante affida ai social il racconto della mancata gravidanza

Bianca Atzei insieme alla "Iena" Stefano Corti

Bianca Atzei insieme alla "Iena" Stefano Corti

Più di uno sfogo. Quella della cantante Bianca Atzei è un'urgenza di comunicare e di raccontare. Di raccontare quello che è capitato a lei e al compagno Stefano Corti, volto noto del programma tv "Le Iene". La ricerca della gravidanza, il bimbo che non arriva e poi la bella notizia. Che però dura troppo poco. Un dolore che Bianca Atzei ha voluto condividere con chi l'ha sempre sostenuta e continua a farlo.

"Ho sempre condiviso con voi ogni parte importante della mia vita, perché ho sempre fatto quello che mi sentivo di fare ed espresso ciò che provavo dentro. Mi sono costantemente messa a nudo e non ho mai avuto paura di farvi vedere le mie debolezze e le mie sofferenze. In totale sincerità - scrive la cantante sul proprio profilo Instagram -. Perché è facile far vedere, soprattutto sui social, i grandi sorrisi e la felicità, come se andasse sempre tutto bene, ma spesso accadono anche cose brutte che ti mettono a dura prova. E bisogna anche aver il coraggio di mostrarci fragili". Poi prende il coraggio a due mani e prosegue: "Voglio raccontarvi la mia esperienza per sensibilizzare su un argomento di cui si parla poco, ma in cui purtroppo si ritrovano a vivere tante coppie. Per più di un anno abbiamo cercato un figlio e spesso ci siamo sentiti dire: "Non pensarci, perché più ci pensi e più non arriva". Come fa una donna, però, a non pensarci ogni volta che le arriva il ciclo? Quando realizzi di sentirti pronta a diventare madre, ecco che quello si trasforma nella cosa che più desideri al mondo. E quando passano i mesi e poi gli anni, la mente inizia a fare brutti scherzi. Pensi che ci possa essere qualcosa che non va e, soprattutto psicologicamente, una donna inizia a risentirne".

Il racconto di Bianca Atzei continua: "Ogni mese che passa, si affievolisce la speranza, che però ritrova forza nel mese successivo tanto è grande il desiderio di avere un figlio. Più o meno dopo un anno ti consigliano di fare degli esami approfonditi. Così, per molti, diventa importante un aiuto tecnologico. E non importa quanti giorni devi farti le punture di ormoni in pancia e tutto il resto, anche se sei sempre meno in forze vai avanti positiva e felice perché ti aggrappi a quel 35% di possibilità di rimanere incinta . E dopo più di un anno succede. Quando ho visto quel test positivo è stata l'emozione più bella della mia vita". "Purtroppo quella felicità è sparita nel momento in cui abbiamo saputo che la gravidanza si è interrotta dopo qualche mese e si è dovuti intervenire chirurgicamente. Tantissime donne hanno affrontato e affrontano questo dolore e ora so che cosa si prova e cosa vuol dire passare, in un battito di ciglia, dalla felicità più grande alla sofferenza più forte, posso solo esser vicina a tutti coloro che hanno passato una situazione come la nostra, magari anche più grave". Il pensiero della cantante va alle altre donne che hanno sofferto e stanno soffrendo: "Mi dispiace pensare che per molte donne sia così complicato o addirittura impossibile avere un figlio e ancor di più difficile poterlo adottare. Forse raccontarlo è come liberarsi di un qualcosa di cui non hai colpe e per cui non devi provare vergogna". Infine un messaggio di speranza: "Bisogna solo andare avanti. Sono sicura che arriverà di nuovo qualcosa di bello perché ho sempre sperato. Vorrei ringraziare il mio compagno, perché, nonostante il suo dolore, sa farmi sentire protetta e amata, insieme ai miei genitori. Ringrazio l'equipe di dottori. Ho ricevuto anche tanti messaggi di affetto da parte vostra che mi rincuorano e danno forza. Tengo ancora vivo il sogno di poter diventare mamma"