Il teatro Carlo Rossi "La prosa riempie la sala È tornato l’entusiasmo"

Il direttore Ragosta: le restrizioni avevano affossato il nostro settore. Ma ora ritrovo nel pubblico la voglia di emozionarsi e vivere momenti magici.

Il teatro Carlo Rossi  "La prosa riempie la sala  È tornato l’entusiasmo"

Il teatro Carlo Rossi "La prosa riempie la sala È tornato l’entusiasmo"

"In questa stagione 2022-2023 siamo rinati e lo sono anche io che personalmente ho vissuto il periodo della pandemia molto male, dovendo sopportare coercizioni e opinioni diffuse che hanno affossato il nostro settore". È la testimonianza di Andrea Ragosta, direttore del teatro comunale Carlo Rossi di Casalpusterlengo. "I numeri delle presenze in sala quest’anno sono ottimi e ricevo complimenti che mi fanno grande piacere – specifica -. Anche i più convinti assertori di quella che qualcuno ha definito psico-pandemia sono tornati e hanno riconquistato quello spazio vitale che ogni essere umano merita. Il teatro Carlo Rossi dispone di 291 poltroncine, 223 in platea e 68 in galleria. "Prima del Covid gli abbonati erano 220, praticamente tutta la platea - ricorda il direttore -. Quest’anno ne abbiamo 180 ed abbiamo un tasso di riempimento della sala in media dell’85%, con punte anche del 90% ed è un dato molto positivo. Alla fine di ogni spettacolo io aspetto tutti all’uscita e sto riscontrando un grande entusiasmo, pari ai livelli della nostra prima stagione alla guida della sala, nel 2013. Sono persone che condividono un progetto che riguarda la loro sfera emozionale e vivono una partecipazione attiva con quello che accade sul palco". "In teatro - aggiunge - si creano momenti unici, si avverte quasi la creazione di un campo magnetico e il pubblico è catturato da questa magia. Ci sono applausi o risate davvero liberatorie. É qualcosa che solo il teatro può regalare. In un certo modo anche il cinema, ma quello usufruito nelle sale: se un film lo vedi in casa anche in tre o quattro persone non è la stessa cosa di partecipare a un rito collettivo. Non sei uscito, non hai visto le facce e le reazioni di tutti gli altri".

Il teatro comunale di Casalpusterlengo propone nell’arco della stagione 15 spettacoli (tra prosa e musica), dai 6 agli 8 appuntamenti per le scolaresche, un corso di teatro per amatori sotto la guida dell’attore Alberto Branca e proiezioni cinematografiche con due rassegne: una di titoli nazionali (spesso con uscite in contemporanea con le migliori sale, il venerdì e il sabato sera e poi la domenica con tre appuntamenti di cui due pomeridiani e uno serale) e una d’essai (il mercoledì sera). "Le presenze alle proiezioni cinematografiche sono un po’ la nota negativa – riconosce Ragosta -, ma purtroppo paghiamo le conseguenze delle scelte del precedente ministro della Cultura che da un lato ha incentivato la produzione dei film e dall’altro però ha aperto alle piattaforme televisive la possibilità di trasmettere le pellicole immediatamente. In Francia, ad esempio, c’è l’obbligo di aspettare 180 giorni. E anche in Italia prima era più o meno questo il lasso di tempo che bisognava attendere. Tutto questo ci ha portato attualmente a un calo di presenze del 40% rispetto al 2019". Il progetto del teatro scuole, riferisce sempre il direttore, "va molto bene, con adesioni ad esempio da liceo Novello, istituto Cesaris, ma anche dalla media Griffini, dal Tosi e dalle scuole di Maleo e Castiglione". Il Carlo Rossi quest’anno raggiunge il traguardo dei 20 anni dalla ristrutturazione (che terminò nel 2003). "Tutti gli attori che vengono da noi - conclude Ragosta - dicono che è una vera “chicca“. Con l’amministrazione comunale adesso dovremo mettere in cantiere alcuni miglioramenti sulla strumentazione, cogliendo le opportunità offerte da alcuni bandi". Il cartellone degli spettacoli del Carlo Rossi propone da qui alla fine della stagione dopodomani alle 21 “Dieci canzoni d’amore” con voce Gilberta Crispino, contrabbasso Luca Garlaschelli, sax soprano Massimiliano Milesi e fisarmonica Nadio Marenco, l’8 marzo (ore 21) “Le difettose” con Emanuela Grimalda e poi il 28 marzo (sempre alle 21) “Le ferite del vento” con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto.