ICR, 50 anni di bellezza: "Artigianato e tecnologia"

Industrie Cosmetiche Riunite, colosso internazionale dei profumi dal 1975 "Investiamo ancora con uno sguardo più sostenibile, più aperto, più innovativo".

Nello stabilimento lodigiano il 79% della forza lavoro è composta da donne

Nello stabilimento lodigiano il 79% della forza lavoro è composta da donne

Mezzo secolo di eccellenza. E il coraggio e l’orgoglio di guardare avanti. Per crescere ancora. È stata ed è la filosofia imprenditoriale dietro le quinte del successo di ICR Industrie Cosmetiche Riunite, fondata nel 1975 da Roberto Martone. Con un polo produttivo di 120mila metri quadrati a Lodi, di cui 65mila coperti, oltre 670 dipendenti e una produzione annua superiore ai 120 milioni di pezzi, ICR è un punto di riferimento per la profumeria selettiva internazionale, sinonimo di innovazione e qualità. "Da cinquant’anni coniughiamo il saper fare artigianale con la tecnologia, offrendo i più alti standard produttivi. Questo anniversario è un’occasione per celebrare il nostro percorso e guardare con lungimiranza al futuro", dichiara Roberto Martone, presidente di ICR. E l’azienda continua a investire in infrastrutture, automazione, capitale umano. Dal 2020 ha adottato il sistema informatico SAP S/4Hana, avviando una profonda trasformazione digitale. Tra il 2023 e il 2025 ha inaugurato la sesta sala di produzione e macerazione per profumeria alcolica, raggiungendo una capacità di 420mila litri, e introdotto due nuove linee automatiche per il riempimento e confezionamento di profumi, con una produttività aggiuntiva di 20 milioni di pezzi annui. Nel 2025 sono stati potenziati i laboratori di Ricerca e Sviluppo e di Qualità, raddoppiandone gli spazi, e inaugurato il nuovo laboratorio di Microbiologia. Entro fine anno entrerà in funzione un nuovo magazzino automatizzato, a completamento della Warehouse ICR, che raggiungerà i 60mila posti pallet: un hub logistico integrato per la gestione di materie prime, componenti, prodotti finiti, preparazione ordini e spedizioni. Per competere con i colossi mondiali. Da pari a pari.

"Cinquant’anni raccontano una storia di famiglia, passione e visione – afferma Ambra Martone, vicepresidente di ICR –. Oggi la continuiamo con uno sguardo più sostenibile, più aperto, più innovativo. La nostra forza è l’equilibrio tra radici solide e desiderio di futuro". Sul fronte della sostenibilità, un secondo impianto fotovoltaico da 1,6 megawatt si aggiunge a quello esistente da 1,9 megawatt, con la riduzione di circa due milioni di chili di CO2 all’anno. Dal 2024, l’approvvigionamento degli oltre 2,3 milioni di litri di alcol cosmetico annui è stato convertito dal mais ungherese alla barbabietola da zucchero tedesca, scelta di maggiore qualità a minore impatto ambientale, tracciabile. La sostenibilità è anche responsabilità sociale: con il 79% della forza lavoro composta da donne, ICR ha ottenuto nel 2024 la Certificazione di Parità di Genere, che si affianca a quelle per la Qualità, la Sicurezza, l’Ambiente e le Buone Pratiche di Fabbricazione.