
Un carosello di maschere. A volte mostri, come in quel film di Dino Risi. Tutti da ridere. Visto che...
Un carosello di maschere. A volte mostri, come in quel film di Dino Risi. Tutti da ridere. Visto che sul palco si alternano Epifanio e Alex Drastico, Cetto La Qualunque e il Ministro della Paura. Antonio Albanese rispolvera il repertorio e torna con il suo "Personaggi", da oggi al 18 e poi dal 22 al 25 aprile al Teatro Arcimboldi. Sorta di bigino di una carriera. Almeno nei suoi aspetti più strettamente comici. Cabarettistici. Un one man show nato da un’idea di Michele Serra e dello stesso Albanese, scritto poi insieme a Piero Guerrera, Enzo Santin e a Giampiero Solari, quest’ultimo impegnato anche alla regìa. Locandina solida. A comporre un titolo inesauribile, che ciclicamente viene riproposto dall’attore ex-paolograssino. Che nel frattempo è diventato uno dei pochi (pochissimi) registi cinematografici che parlano del mondo del lavoro. Così, giusto per dire. Qui però si ride. Parecchio. Anche se come allo specchio. Fra nevrosi e solitudini, ossessioni e sprazzi di poesia. "Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli – sottolinea Albanese –, un po’ più allegri, un po’ più forti". Quasi fosse una medicina. Un integratore. Mica male. Diego Vincenti