Per la riqualificazione del Teatro Ringhiera si stanno perdendo mesi preziosi, ma presto potrebbe arrivare una schiarita almeno sulla ripresa dei lavori. Il 2 giugno, festa della Repubblica, piazza Fabio Chiesa ospiterà la manifestazione organizzata ogni anno dal polo culturale di Chiesa Rossa. Sono stati invitati l’assessore alla Cultura del Comune Tommaso Sacchi e l’assessore alle Opere pubbliche Marco Granelli, che in quell’occasione potrebbero dare una risposta dopo l’impasse che si protrae dallo scorso 4 febbraio, quando i lavori di manutenzione straordinaria da 1,5 milioni di euro si sono fermati, rendendo un miraggio la previsione di terminarli entro il 28 ottobre 2025. L’opera potrebbe essere restituita ai cittadini nel 2026, ma tutto dipende dai tempi della ripartenza mentre cresce l’attesa in via Boifava.
Gli operai hanno smesso di lavorare perché non venivano pagati dalla ditta che si era aggiudicata l’appalto comunale, il Gruppo Consales srl. Il Comune, per correre ai ripari, ha rescisso il contratto con il Gruppo Consales srl per assegnare i lavori alla ditta che si è piazzata seconda nel bando lanciato da Palazzo Marino. Il passaggio di consegne non si è ancora concretizzato, e nel frattempo i lavori per rimettere a nuovo il Ringhiera sono fermi. Il Teatro di via Boifava è chiuso dal 2017 in attesa proprio della riqualificazione. Sono passati sette anni e tra rinvii vari e questo ultimo intralcio amministrativo le opere devono ancora concludersi. Un intralcio che sembra essere provocato dal meccanismo del massimo ribasso – previsto dalle normative nazionali sugli appalti – che in passato ha già funestato opere pubbliche milanesi.
Alla gara d’appalto per i lavori si sono presentate 105 imprese e alla fine il Comune ha aggiudicato il restyling dell’immobile al Gruppo Consales srl. La base d’asta fissata da Palazzo Marino era di 1,9 milioni di euro, Consales srl ha puntato su un ribasso del 20,1% pari a 392 mila euro e alla fine ha conquistato l’appalto per 1.556.549 euro. Un massimo ribasso che forse la ditta che si è aggiudicata l’appalto non era in grado di sostenere ma che ha messo sul tavolo pur di conquistare i lavori che sarebbero dovuti durare 347 giorni, dunque poco meno di un anno. I lavori previsti dovrebbero rinnovare e ampliare la struttura esistente grazie a una complessiva ristrutturazione degli spazi, ammodernare gli impianti e la sala che garantirà una capienza complessiva di 232 posti a sedere. Intanto la compagnia teatrale Atir Teatro Ringhiera, fondata nel 1996, continua a portare avanti le sue performance in altri spazi, in attesa della svolta sulla riapertura del cantiere.
A.G.