Quanti e quali testamenti esistono? In Italia è possibile scegliere tra quattro tipi

Modalità / Il diritto del nostro Paese prevede diverse forme: pubblico, internazionale, segreto e olografo

In molti ricorrono al testamento pubblico, con un notaio e un paio di testimoni

In molti ricorrono al testamento pubblico, con un notaio e un paio di testimoni

Il testamento è un atto giuridico unilaterale non recettizio mortis causa, attraverso cui una persona capace di intendere e volere dispone delle proprie sostanze per il periodo successivo alla sua morte. Tuttavia, se le sue disposizioni ledono i diritti di un erede legittimario, quest’ultimo può impugnarlo, in tutto o in parte, davanti a un giudice. Gli articoli 604 e seguenti del Codice civile regolano il testamento segreto, una modalità ormai poco diffusa che, insieme all’olografo, al pubblico per atto notarile e all’internazionale, rientra tra le quattro forme testamentarie ordinarie previste dal diritto italiano. Come il testamento pubblico, anche quello segreto necessita della presenza di un notaio e di due testimoni per la sottoscrizione del verbale di ricezione. Tuttavia, a differenza del primo, è redatto dal testatore o da un terzo e consegnato personalmente al notaio, che ne ignora il contenuto. Il testamento olografo è invece una scrittura privata che richiede specifici requisiti formali: deve essere scritto interamente di proprio pugno, datato e sottoscritto. Nonostante sia molto diffuso, presenta alcuni svantaggi, come il rischio di distruzione, smarrimento, errori, falsificazioni o contestazioni sull’autenticità e difficoltà interpretative in caso di disposizioni complesse. Per evitare questi problemi, molti ricorrono al testamento pubblico, ricevuto da un notaio in presenza di due testimoni. Questa forma garantisce un rigoroso accertamento della volontà del testatore, l’assenza di rischi di smarrimento o sottrazione, la forza probatoria dell’atto pubblico, la conformità alle norme giuridiche e l’accessibilità anche a chi non può scrivere, come analfabeti o persone con disabilità. Infine, il quarto e ultimo tipo di testamento ordinario previsto dal diritto italiano è quello internazionale, che è stato introdotto dalla Convenzione di Washington del 26 ottobre 1973 come forma aggiuntiva nel diritto di diversi Paesi. In questa modalità, il documento con le volontà del testatore viene consegnato al notaio in presenza di due testimoni, insieme alla dichiarazione del testatore stesso.