Paradisi paralleli della Bassa. Castelli, ville, paludi e filari

Incalcolabili gli itinerari nei campi e nei borghi, il mezzo consigliato è la bici. Nello stesso percorso si precipita nel Medioevo o si guarda in faccia il futuro. .

Paradisi paralleli della Bassa. Castelli, ville, paludi e filari

Paradisi paralleli della Bassa. Castelli, ville, paludi e filari

Castelli, ville, chiese e aree naturalistiche da togliere il fiato. Se a Maccastorna, Maleo e Brembo fra merlate, fossati e alte mura contro gli assedi si precipita nel Medioevo, nella splendida cornice di Villa Litta Carini a Orio Litta, luogo di ritrovo dei letterati dell’epoca, frequentato tra gli altri da re Umberto I e Giacomo Puccini, sembra di essere alla corte di un principe rinascimentale. E una mattina intera di visita - nel segno del turismo “lento“ - la meritano le Ville Biancardi: a Codogno, costruita a fine Ottocento in stile Liberty e a Zorlesco di Casalpusterlengo, sempre in stile liberty ma con rimandi all’arte medievale, gotica e rinascimentale. Echi della grande storia che fu. E che è ancora, visto il buono stato di conservazione di molti dei gioielli del passato. Di qui passarono personaggi del calibro di Giuseppe Garibaldi, Napoleone Bonaparte, Carlo Goldoni, Mozart.

E che dire del verde? Basta prendere una bici, il modo migliore per muoversi fra primavera e inizio autunno, per scoprire universi paralleli e magnifici in piena Pianura Padana. Il ventaglio di possibili itinerari è pressoché infinito, lungo rogge, campi e filari di alberi. Maestoso il primo itinerario della Golena del Po, che collega Codogno, Somaglia, Senna Lodigiana, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano e San Fiorano. In bicicletta, lungo la strada d’argine del Po e attorno alla Riserva Naturale di Monticchie, si coglieranno tutte le sfumature di una natura selvaggia e una bellezza dove si dimenticano logistiche e nastri d’asfalto della Bassa laboriosa. In territorio di Senna Lodigiana, a Corte Sant’Andrea, e a Orio Litta passa la Via Francigena, è situato l’antico guado dei Pellegrini che "voleano raggiunger Roma". Lungo la strada, osterie, vino buono e sorrisi non mancheranno. Perché il viandante è sempre ben accolto, in modo magari asciutto ma sempre cortese. I più avventuroisi possono seguire il corso del fiume Adda, nella Riserva naturale Adda Morta in territorio di Castiglione d’Adda. Il Parco dell’Adda Sud, che comprende Castelnuovo Bocca d’Adda, spingendosi fino all’Alto Lodigiano, offre canne palustri e un paradiso di volatili. Meglio non mancare San Rocco al Porto, con la parrocchia dedicata all’omonimo santo, datata 1570. Solo alcuni assaggi di un territorio bello e complesso, da scoprire in una semplice passeggiata con il naso all’insù.