Cresce l’interesse degli italiani per la sostenibilità. Sono 39,5 milioni – dunque, 8 su 10 (79%) – i concittadini che si dichiarano informati, appassionati e coinvolti dal tema della sostenibilità: +6% rispetto al 2022 e addirittura +36% sul 2015. Sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, la ricerca annuale promossa su 1.100 individui dalla società LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra. Le categorie di cittadini più coinvolte dal ‘green’ sono - nell’ordine - la ‘Generazione Z’ (18-24 anni), i professionisti, le donne, i giovani laureati e gli studenti. Fin qui, le luci. Ora, le ombre. Perché, quando si tratta di passare dalle dichiarazioni ai fatti, la percentuale di chi davvero traduce le intenzioni in comportamenti effettivi cala. Dinamica che vale per i cittadini come per le aziende. I più scettici di fronte al reale impegno delle aziende sulla sostenibilità sono sempre i giovani della Generazione Z (54%).
Stando agli autori del report (patrocinato da Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, comune di Milano, Assolombarda, Confcommercio e Connect4Climate) il 90% degli italiani (78% della Gen Z) ritiene "giusto investire nelle fonti di energia rinnovabile"; il 38% (28% della Gen Z) pensa sia "necessario mettere l’acceleratore sull’impiego delle rinnovabili, puntando all’indipendenza energetica dell’Italia". Tuttavia solo un cittadino su quattro (23%) dichiara "di utilizzare già energia rinnovabile". Sul fronte moda e design, quasi un cittadino italiano su 2 (48%, +7% sul 2022) conosce e sa descrivere il concetto di moda sostenibile. Uno su cinque (20%) sarebbe disposto ad acquistare prodotti di arredamento rispettosi dell’ambiente o abbigliamento naturale e sostenibile. E l’86% dei cittadini (79% della Gen Z) ritiene che "si debba sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici con il proprio comportamento" e il 24% è "disposto ad acquistare una polizza contro i cambiamenti climatici anche se costasse di più". Dato in crescita del +5% rispetto alla rilevazione effettuata nel 2022. E ancora, sul fronte della mobilità sostenibile, sebbene il 72% degli intervistati (77% della Gen Z) sia convinto che vada "incentivato l’acquisto di veicoli elettrici", l’auto elettrica è ancora poco diffusa: meno di un italiano su 10 (9%) la usa. Anche sul cibo si focalizza l’attenzione dei cittadini: il 25% dichiara di "limitare l’uso di carne", il 4% (9% nella Gen Z) si dichiara vegetariano eo vegano. Un altro 17% (23% Gen Z) consuma sempre cibi biologici. Però, c’è un paradosso: se l’87% dei consumatori dichiara di tener conto della sostenibilità nelle scelte quotidiane, il 62% sceglierebbe di portare avanti un investimento sostenibile "anche in presenza di un rendimento inferiore". Solo il 16% (23% nella Gen Z), però, ha scelto di destinare parte dei risparmi a investimenti dall’impatto socio-ambientale positivo. Sostenibili sì, ma non nei fatti. Anche se le prospettive di crescita si concentrano sempre sul fronte green.