Sondrio Calcio, fine della corsa

L’epilogo più triste per la società: il presidente Mostacchi ha comunicato alla Figc il ritiro dalla serie D

Tifosi del Sondrio

Tifosi del Sondrio

Sondrio, 29 agosto 2020 - Il Sondrio è ufficialmente sparito dalla mappa del calcio. Incredibile, ma vero. La fiction durata tutta l’estate è terminata purtroppo nel peggiore dei modi. Ieri mattina, infatti, i dirigenti del club hanno comunicato ufficialmente alla Figc, alla divisione Interregionale nello specifico, il ritiro della squadra dal campionato di serie D. «Siamo tristi, dispiaciuti e rammaricati ma non è rimasto nient’altro da fare – dice il direttore generale del Sondrio, Habib Zallouz -. Il presidente Mostacchi ha provato fino all’ultimo a trovare una soluzione che permettesse alla squadra di andare avanti ma negli ultimi giorni, dopo aver analizzato attentamente la situazione, si è ritrovato da solo e quindi ha deciso di dire stop. Non è stato facile, ve lo assicuro».

Oriano Mostacchi dirà la sua verità, probabilmente, nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa, ma quel che è certo è che ieri il patron del Sondrio ha preso una decisione catastrofica per tutto il movimento calcistico valtellinese. Il tam tam della notizia ha presto raggiunto tifosi e simpatizzanti che, costernati, non hanno potuto fare altro che prendere atto di una decisione, per certi versi, assurda. La peggiore possibile. Non si sarebbe potuta affrontare una stagione con una squadra valtellinese o infarcita di giovani, con costi contenuti? Anche in caso di retrocessione, il Sondrio avrebbe potuto ripartire l’anno prossimo dalla Eccellenza e non dalla Terza categoria. Evidentemente no per il presidente Mostacchi, che ha deciso ieri di staccare la spina. La vicenda è stata gestita malissimo dai protagonisti. Tutti. A inizio estate il presidente Mostacchi ha lanciato un appello a tutti gli imprenditori valtellinesi mostrando l’intenzione di cedere la società.

L’unico a rispondere è stato Michele Rigamonti, che però sarebbe partito dalla Prima categoria o dalla Promozione. Scartata questa ipotesi, è comparso il Bresso, pronto a rilevarne il titolo (diciamo così) e a spostare la squadra nel Milanese, e la cordata di imprenditori lombardo-veneta con la quale si è innescato uno stucchevole tira e molla. Fino a ieri quando i dirigenti hanno optato per la decisione peggiore: ritirarsi dalla D, sparire e azzerare quanto fatto in 28 anni. È vero che Mostacchi ha preso a suo tempo un Sondrio fallito e l’ha fatto volare, mettendoci soldi e passione, fino alla serie D. Ma la gente si ricorderà anche e soprattutto che è stato lui il presidente che l’ha fatto sparire.