REDAZIONE SONDRIO

Banca Popolare di Sondrio, utile record prima della fusione con Bper. Si dimette il Cda

L’istituto di credito valtellinese dice addio ai 154 anni di autonomia con il miglior risultato semestrale della sua storia (336 milioni di euro). Il 15 settembre, con l’ingresso nel gruppo modenese, verrà nominato il nuovo board

Banca Popolare di Sondrio: utile record nel primo semestre 2025, ultimo in autonomia dei suoi 154 anni di storia, prima della fusione con Bper

Banca Popolare di Sondrio: utile record nel primo semestre 2025, ultimo in autonomia dei suoi 154 anni di storia, prima della fusione con Bper

La Banca Popolare di Sondrio dice addio ai 154 anni di autonomia con il miglior semestre della sua storia che si chiude con un utile di 336 milioni di euro sopra anche le stime. Si tratta di una banca che è "in piena salute. È una banca di valore, fatta di persone capaci che potranno portare alta l'eredità della Popolare di Sondrio e trovare spazio nei progetti e negli sviluppi del gruppo Bper", assicura il consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini. Amministratore delegato che insieme a tutto il consiglio con l'eccezione del vice presidente, Lino Enrico Stoppani, ha rassegnato le dimissioni dopo i successo dell'offerta di Modena. L'assemblea per il rinnovo del board è stata quindi convocata per il 15 settembre. Sondrio è ora pronta ad agevolare l'integrazione con l'istituto guidato da Gianni Franco Papa. "Entriamo nel terzo gruppo bancario nazionale. Ci metteremo tutto il nostro impegno per far sì che il contributo della Popolare di Sondrio sia reale e consenta a Bper di estrarre le sinergie che si prefigge di estrarre", rileva agli analisti Pedranzini. Tuttavia il consigliere delegato, pur ribadendo che "continuiamo a lavorare" affinché l'integrazione "abbia a sortire nel migliore dei modi", non nasconde ancora qualche dubbio e vede dei "potenziali rischi di 'execution' sulla fusione senza che Bper abbia il 100% della Sondrio. L'opas si è infatti conclusa all'80,7%.

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Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio

"Andiamo ad integrare una banca che ha le sue peculiarità, una banca che è solida, buona e redditizia però ha tante peculiarità, come ad esempio l'attività internazionale. Un conto è dire integriamo l'attività internazionale, un conto - sottolinea l'ad della banca valtellinese - è mettere a terra questa integrazione". Detto questo Sondrio, che nel secondo semestre sarà nel gruppo Bper, attende per l'intero esercizio grazie "all'elevata dotazione patrimoniale, all'eccellente efficienza operativa e solida posizione di liquidità" di raggiungere " una performance superiore a quanto previsto dal piano industriale al 2027". L'istituto, nel frattempo, ha anche alzato il payout del dividendo portandolo al 75% e allineandolo così a Modena. Infine per quanto riguarda il primo semestre, nel dettaglio cresce l'attività bancaria caratteristica a 783 milioni di euro (+4,3%) cosi come il margine d'interesse (a 555,7 milioni, +3,3%) e le commissioni nette (227,5 milioni, +7%)