di Paola Arensi
Da visitare, soprattutto in tempo di vendemmia (che sta iniziando): è il Parco collinare sovra comunale di San Colombano al Lambro, in provincia di Milano. L’area si trova nel mezzo della Pianura Padana, a circa 40 chilometri da Milano, 15 da Lodi, 30 da Pavia e da Piacenza. La Collina di San Colombano, con uno sviluppo longilineo di circa 8 chilometri di ed una larghezza media di poco inferiore ai 2, sull’asse Nord-EstSud-Ovest, è compresa tra l’alveo del Fiume Lambro, che scorre sul suo versante nord orientale ed il corso del Fiume Po a meridione.
Dal 1984 si tratta di zona a denominazione d’origine controllata dove si produce "il San Colombano", l’unico vino Doc prodotto nel territorio milanese e lodigiano. Passeggiando su queste colline non è raro vedere daini, scoiattoli, uccelli particolari e tanti altri esemplari autoctoni.
A San Colombano per raggiungere le collinari si può salire dalla via Collada o dalla via Capra. Sono due ripide strade in salita che, una volta in cima, permettono di percorrere il tragitto che unisce il paese a Miradolo e a Chignolo Po, nel Pavese. Sullo scorcio ci sono panorami mozzafiato. Il paese offre anche beni culturali quali il castello Belgioioso, con gli esterni ben conservati, le sale nobili e l’enoteca, la suggestiva area della Madonna del Latte, diverse chiese, il monumento di don Carlo Gnocchi, vicino alle scuole di via Steffenini e la casa Natale del beato in via Vittoria.
Nella vicina Miradolo, raggiungibile sia dalla provinciale 234, lungo la via Francigena, che dalla collina, sovrasta la località il Santuario di Santa Maria del Monte Aureto. A qualche chilometro si può fare una sosta anche alle terme. Proseguendo in direzione Pavia ci si trova a Inverno e Monteleone, tipici paesi rurali.
Fino a raggiungere Sant’Angelo dove, tra le altre cose, ci sono da visitare la Basilica e il castello Morando Bolognini. Maniero che ospita il museo Bolognini, il museo del Pane e il museo di Storia dell’agricoltura. Attraverso la collina di San Colombano si può anche raggiungere l’altro comune che fa parte del Parco, cioè Graffignana.
Paola Arensi