Violenza sessuale su pazienti, condannato ex primario di Chiavenna

Domenico Spellecchia, 61 anni, era stato arrestato nel 2014 e poi assolto nel 2018 e tornato a lavorare all'ospedale di Chiavenna

L’ospedale di Chiavenna

L’ospedale di Chiavenna

La Corte d'appello di Milano ha condannato a 6 anni di reclusione Domenico Spellecchia, ex primario di Ginecologia dell'ospedale di Chiavenna, accusato di violenza sessuale nei confronti di 18 sue pazienti. I giudici hanno riformato la sentenza per il medico 61enne, che nel giugno del 2018 era stato assolto nel Tribunale di Sondrio perché il fatto non sussiste. Una condanna che ha dato ragione all'accusa. I giudici milanesi - Valeria De Risi in qualità di presidente, a latere Chiara Maria Giuseppina Nobili e Alessandra Simion - hanno deciso di rinnovare parzialmente l'istruttoria, di riascoltare alcuni testimoni e chiedere una nuova consulenza relativa ai filmati delle visite già portati in aula a Sondrio. Il medico è stato condannato a 6 anni (l'accusa ne aveva chiesti 8), oltre all'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente la tutela, la curatela e l'amministrazione di sostegno; l'interdizione perpetua dai pubblici uffici; l'interdizione legale durante l'espiazione della pena; e la sospensione dall'esercizio della professione medica. Domenico Spellecchia era stato arrestato il 3 dicembre 2014 al termine delle indagini degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Sondrio partite dalla denuncia di una donna. Il medico finì agli arresti domiciliari. Le prove erano state raccolte, in particolare, con ore di registrazioni effettuate con una videocamera e alcune cimici nascoste nello studio dove riceveva le pazienti. Dopo l'assoluzione era tornato ad esercitare, attualmente all'ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona (Como)