Traona, via la licenza al "Verve" E il sindaco firma l'ordinanza

La capienza massima è 100 persone mentre risulta una relazione dei carabinieri che "nel corso di un controllo effettuato il 23 novembre all’interno sono risultate esserci 412 persone" di Michele Pusterla

STOP Il locale è molto frequentato dai giovani

STOP Il locale è molto frequentato dai giovani

Traona (Sondrio), 6 febbraio 2015 - «Revoca della licenza del Verve». Lo ha deciso il sindaco di Traona, Dino Della Matera, che il 4 febbraio ha firmato l’ordinanza n.9/2015 che impone lo stop all’attività del locale di cui è titolare Matteo Rabbiosi, 31 anni, situato in via alla Stazione 12 nel territorio comunale del paese retico. L’esercente, figlio dell’ex candidato sindaco di Cosio Valtellino alle ultime elezioni, Eugenio (ma è superfluo affermare, in proposito, che come le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli, vale per noi lo stesso principio al contrario), risulta titolare dell’autorizzazione amministrativa rilasciata dal Comune di Traona il 21 gennaio di due anni fa per l’attività di «trattenimento e pubblico spettacolo presso il locale MM Project di Rabbiosi M. e Carganico M. sotto l’insegna Verve e con sede legale in via Fontanina 17 a Cosio Valtellino». Ma perchè il primo cittadino traonese ha preso questo pesante provvedimento a carico di uno dei locali più frequentati dai giovani di Morbegno, Talamona, Cosio Valtellino e degli altri centri della Bassa Valle? Per ripetute violazioni connesse alla capienza dello stesso, accertate a più riprese dai carabinieri della Compagnia di Chiavenna.

Si fa riferimento, nell’ordine di chiusura, a quanto stabilito, il 21 novembre 2012, dall’apposita Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che stabiliva, come capienza massima, 100 persone. Agli atti risulta una relazione, datata 28 novembre 2014, della Legione Carabinieri “Lombardia” Stazione di Traona che «nel corso di un controllo effettuato il 23 novembre all’interno sono risultate esserci 412 persone». Il sindaco Della Matera, a quel punto, intervenne «tenuto conto del pericolo cui sono stati esposti gli avventori del locale, essendo presente un numero di persone pari a oltre 4 volte quello debitamente autorizzato e che è stato, pertanto, necessario intervenire per la tutela e la sicurezza pubblica, ritenuto che la violazione delle prescrizioni relative alla capienza massima del locale appare particolarmente grave e costituisce un abuso del titolo autorizzatorio». Cosa fece, dunque, il pubblico amministratore per punire gli abusi della discoteca? Firmò l’ordinanza n. 51 del 17 dicembre 2014 con la quale disponeva la «sospensione dell’efficacia della licenza per la durata di 8 giorni consecutivi a partire dalle ore 20 di sabato 20 dicembre 2014 alla stessa ora di domenica 28 dicembre».

Divieti di apertura non rispettati, come attestato da una nota risalente al 16 gennaio scorso con la quale i carabinieri della Compagnia di Chiavenna, coordinati dal capitano Lorenzo Lega, informavano il Comune di Traona che, nel corso di servizi perlustrativi del territorio, avevano accertato che nei giorni 26, 27 e 28 dicembre il “Verve” era rimasto aperto, «reiterando le condotte sanzionate, a dispetto del provvedimento sospensivo imposto al titolare nel pubblico interesse». L’accertamento da parte dei Cc di Chiavenna, in tre distinte occasioni, della violazione dell’ordinanza n.51/2014 per Della Matera costituisce un «grave abuso dell’autorizzazione rilasciata dal Comune di Traona in data 21 gennaio 2013» e, pertanto, il primo cittadino adesso usa il pugno di ferro disponendo «la revoca dell’autorizzazione abilitante ad esercitare l’attività di trattenimento e pubblico spettacolo e, conseguentemente, dell’annessa attività di somministrazione di alimenti e bevande, ordinando a Matteo Rabbiosi, nato a Morbegno, di astenersi dal tenere aperto il locale, pena l’applicazione delle prescritte sanzioni penali e amministrative». Copia di tale ordinanza è stata trasmessa, in queste ore, alla questura di Sondrio, alla Prefettura, al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, alla Stazione carabinieri di Traona, Polizia Locale di Traona e alla Guardia di Finanza. Ora il gestore, contro il provvedimento di chiusura, ha tempo 60 giorni per proporre ricorso al Tar Lombardia ed entro 120 giorni dal ricevimento della misura può presentare ricorso straordinario di fronte al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Michele Pusterla