SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Di orsi se ne parla ma non se ne vedono. La Valtellina resta orfana dei plantigradi

L’ultimo avvistamento a dicembre a Berbenno. Mistero sulla fine di MV25

Un orso fotografato nei boschi della Valtellina (Orlandi)

Sondrio, 31 luglio 2017 - Si è acceso il dibattito attorno al progetto europeo per la reintroduzione degli orsi bruni – progetto Life Ursus – che prevede che la Valtellina diventi zona di espansione per i grandi plantigradi. In provincia di Sondrio l’ultima segnalazione sulla presenza dell’orso risale al mese di dicembre dello scorso anno, negli ultimi sette mesi qualsiasi esemplare presente nel territorio sembra scomparso. Un anno fa gli animali presenti erano due: uno era stato avvistato in piú occasioni, soprattutto in primavera, in Valchiavenna, tra la Val Codera e la Valle dei Ratti; l’altro sulle Orobie, nelle montagne sopra i comuni di Piateda, di Ponte in Valtellina e di Castello dell’Acqua, in particolare fra la Val Vedello e la Val Malgina. Quest’ultimo stazionava sopra quota 1.200 metri e veniva monitorato in modo indiretto ovvero per le tracce che lasciava sul territorio. Un terzo era presente poco fuori al nostro territorio: a Vezza d’Oglio (Brescia) dove ad aprile del 2016 ha sbranato un asino. Siamo qui al confine con i Comuni di Grosio e Grosotto che hanno già versato, negli anni passati, un tributo di asini e pecore a lupi e all’orso. Si trattava di animali giovani, che si muovono molto e possono compiere anche qualche decina di chilometri in una notte.

Difficile dire, quindi, se si trovino ancora nei paraggi. L’ultimo avvistamento dell’orso, come detto, risale a dicembre dalle parti di Berbenno: questa volta è stato immortalato da un gruppo di cacciatori che, dopo averne visto le tracce sulla neve, ha piazzato una «macchinetta» che ha fotografato e filmato (in notturna) il plantigrado. Si trattava di un orso sprovvisto di radiocollare. Non si hanno notizie da quasi due anni e mezzo, invece, di MV25, l’orso valtellinese di cui si sono perse le tracce a marzo del 2015. La Lav aveva offerto una ricompensa di 5.000 euro a chi avrebbe fornito indicazioni dettagliate utili all’individuazione e alla condanna dei responsabili della sparizione dell’orso MV25, denunciando come alla sede sondriese fossero pervenute indiscrezioni che portano a considerare l’uccisione dell’animale come «soluzione alle incapacità degli enti preposti a gestire al meglio le inevitabili conflittualità tra l’orso e quella fetta di contesto sociale ed economico riottoso alla sua presenza, contesto inoltre fomentato da uno scenario collettivo e mediatico di isteria apocalittica». L’ultimo segnale mandato dal radiocollare del plantigrado di 4 anni risale proprio alla fine marzo 2015, in località Stazzona di Villa di Tirano. Da allora più nulla.