
La Guardia di Finanza ha lavorato a partire da esposti presentati nel 2021
Valdisotto, 12 marzo 2025 – Tangenti in cambio di appalti e affidamenti diretti. Tangenti che gli indagati chiamavano “ricarica”, “Recharge“ in inglese, il termine con il quale è stata battezzata l’operazione che ieri mattina, martedì 11 marzo, al termine di una lunga e complessa attività d’indagine svolta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Bormio, ha visto 50 ufficiali e agenti di polizia giudiziaria dei reparti del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio impegnati per l’esecuzione delle misure cautelari nei confronti di undici persone accusate di corruzione, peculato, atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico e reati di natura paesaggistico ambientale richieste (e ottenute alla fine di febbraio dal Gip del Tribunale) dalla Procura della Repubblica di Sondrio.
Gli indagati
Tra i cinque soggetti finiti agli arresti domiciliari, alcuni imprenditori e professionisti della Valtellina e della provincia di Bergamo, anche il geometra Nicola Amato, responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici, Servizio opere pubbliche, Manutenzione beni comunali, Protezione civile e Ufficio Tecnico Manutentivo del Comune di Valdisotto. Per altri cinque soggetti il divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
“Al momento dalle indagini non sono emersi elementi di contiguità con le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026” dichiara il maggiore Paolo Leonarduzzi, Comandante del Gruppo Gdf Sondrio da cui dipende anche la Tenenza di Bormio. Ed è proprio a quest’ultima che è stato presentato l’esposto per fatti risalenti agli anni 2021 e 2022, riguardanti l’aggiudicazione di gare d’appalto, bandite dal Comune di Valdisotto, per l’affidamento di diversi lavori e servizi per importi consistenti da cui prende avvio, nel marzo 2023, l’inchiesta.
Gli accertamenti
L’attività investigativa svolta dei militari della Gdf di Bormio ha inizialmente coinvolto il responsabile dell’ufficio comunale Amato e alcune persone fisiche, prevalentemente imprenditori e professionisti.
Già a novembre 2023, in più circostanze, è stato necessario sottoporre a perquisizione in Comune a Valdisotto l’ufficio del geometra, diverse aziende coinvolte, le abitazioni di alcuni indagati e altri luoghi nella loro disponibilità, per acquisire la documentazione necessaria ad accertare i rapporti tra gli indagati e a ricostruire le procedure di affidamento degli incarichi alle aziende private.
Nel corso di queste attività sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 320mila euro anche in banconote di medio e grosso taglio, occultati in diversi luoghi, tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza e documenti poi rivelatisi fondamentali per la ricostruzione dei fatti. L
’analisi della documentazione sequestrata, insieme ad altra attività, ha consentito di estendere le indagini nei confronti di ulteriori soggetti e di ipotizzare numerosi altri reati, anche commessi successivamente alla presentazione dell’esposto, fino a raccogliere, nei confronti degli undici indagati, gravi indizi di colpevolezza. “La Procura – fa sapere il procuratore Basilone – attende ora eventuali memorie difensive, documenti, richieste di interrogatorio o di approfondimenti d’indagine. Tutto sarà attentamente e doverosamente preso in considerazione”.