Valchiavenna, troppi lupi "Sbranate le mie capre"

Piuro, un allevatore di 53 anni ha l’ok al progetto per una nuova stalla "Ma forse rinuncio. Troppi i danni". Il sindaco: "Va trovata una soluzione".

di Michele Pusterla

Un’altra strage di ovini in Valchiavenna, ad opera si presume di un predatore selvatico, stavolta nella laterale Val Bregaglia.

"In queste ore - spiega il sindaco di Piuro, Omar Iacomella - a un agricoltore sono state uccise 7 capre e altrettante risultano disperse. Dalle carcasse ritrovate si denota chiaramente che è stato il lupo, animale estinto almeno dal 1600 sulle nostre montagne, al confine fra Piuro e Villa di Chiavenna verso i monti del Pian Cantone. Poi reintrodotto".

Il primo cittadino del borgo della Val Bregaglia italiana, al confine con la Svizzera, è allarmato per la situazione di ripetute predazioni.

"Non si venga a dire - aggiunge - che il lupo può convivere nelle nostre montagne, altrimenti allevatori come il nostro saranno costretti ad abbandonare gli alpeggi. E non si tratta di agricoltori sprovveduti o che lasciano le bestie sui monti, senza custodirle, anzi. Da parte nostra massima solidarietà all’azienda colpita e rinnoviamo l’invito agli enti pubblici a trovare, al più presto, una soluzione che salvaguardi la presenza dell’agricoltura eroica di montagna". È scattata la raccolta di firme, con diverse migliaia di sottoscrizioni, per chiedere agli enti pubblici, in particolare alla Regione Lombardia, un tempestivo intervento.

"Non si può andare avanti in queste condizioni - dichiara l’allevatore Renato Lucchinetti, 53 anni -. Avevo 136 capre, di cui ora una dozzina uccise dai lupi, oltre a venti pecore e sei bovini, mentre due cavalli li ho intestati a mio fratello, ma continuo a prendermene cura io che non sono neppure messo troppo bene di salute dopo gli interventi per due dischi ed ernie. Adesso mi stanno aiutando la moglie e il figlio a recuperare gli ovini, terrorizzati dall’assalto. Non si possono recintare interamente i pascoli: si tratta di animali che si muovono su ampi spazi. Ho paura ora a portare in alpeggio i bovini e poi non vorrei affrontare io i lupi. In quota ho un piccolo caseificio per produrre i formaggi con il latte delle capre e in paese il Comune ci ha autorizzati a costruire una nuova stalla. Ma, a questo punto, valuterò: forse rinuncio al progetto".