Quanti sono i lupi in provincia di Sondrio? Ecco le zone dove agiscono e attaccano animali

L’esperta della Provincia Maria Ferloni: "L'area maggiormente interessata dalla loro presenza è la Valchiavenna"

Branco di lupi

Branco di lupi

Chiavenna (Sondrio) - E' impossibile, al momento, quantificare con precisione il numero di lupi esistenti sul territorio valtellinese, nonostante il posizionamento di alcune fototrappole da parte degli agenti di Polizia Provinciale. Si può affermare, invece, che l’area maggiormente interessata dalla loro presenza è la Valchiavenna, quella nella quale pochi giorni fa, nella frazione di Era (Comune di Samolaco) è avvenuto il macabro ritrovamento di una testa mozzata - probabilmente di un esemplare di lupo e non di un cane, ma lo diranno le analisi in corso all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Regione Lombardia e dell’Emilia Romagna, sede di Sondrio, a cui sono stati affidati i resti - territorio nel quale, peraltro, si sono registrati i danni maggiori per gli allevatori.

Avvistamenti e attacchi

"Un branco a Samolaco seguiva i cervi, nel febbraio-marzo scorsi - ricorda Maria Ferloni, tecnico faunistico dell’amministrazione provinciale di Sondrio e referente per i grandi carnivori - e una predazione (un agnello se non ricordo male) è stata segnalata in alta Valchiavenna. Non si fanno vedere con facilità. Circola, il branco di 3-4 esemplari, fra queste valli e la zona dell’alto lago di Como e la confinante Svizzera". E in Valchiavenna è più elevato l’allarme per gli animali al pascolo, cavalli, asini e mucche compresi. "Ad ora, nel 2022, abbiamo avuto qui 6-7 casi di predazioni di pecore e capre. Vittime anche allevatori di Campodolcino e della Val Bodengo, a Gordona, per un totale di circa 30 capi uccisi. Il branco che agisce in Valchiavenna si è riprodotto lo scorso anno, non sappiamo l’esito della riproduzione". Ad agire anche un gruppo di altri 3-4 elementi fra l’alta Valmalenco e la Svizzera. "A colpire uno o due - dice Ferloni - e il bilancio della mattanza pesante: sbranati una quindicina fra pecore e agnelli lo scorso luglio". Ci sono, inoltre, i raid sulle alpi Orobie.

In "trasferta" da Brescia

"Sappiamo della coppia in Valbelviso e Valbondone, a Teglio, lo scorso anno erano nati tre cuccioli. Sono sopravvissuti ? Si sono spostati altrove? Chissà. Poi il caso della coppia di Aprica - ricorda l’esperta della Provincia di Sondrio - stanziale dal 2020, probabilmente giunta dal passo bresciano del Tonale. Non sappiamo i risultati della riproduzione, ma non ha compiuto grossi danni. Hanno attaccato, più che altro, caprioli e cerbiatti, ossia ungulati selvatici".