Val di Mello senza pace Ora è scontro fra enti

Sertori (Regione): mi ero speso per unire ambiente e accessibilità. Il sindaco difende Ersaf: intervento condiviso per la sicurezza dei cittadini

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di Roberto Canali

Si è preso qualche giorno per decidere l’assessore alla Montagna, Massimo Sertori, chiamato a riportare la pace in Val di Mello dopo l’ondata di indignazione seguita ai lavori disposti da Ersaf. "Mi sono fatto consegnare il progetto e il resoconto di ciò che è stato eseguito, ma occorrerà qualche giorno per permettere agli uffici di arrivare a una conclusione – spiega Sertori –. Oltre a fare chiarezza su ciò che è stato fatto mi interessa capire soprattutto ciò che Ersaf ha intenzione di fare. Due anni fa mi sono speso in prima persona per riuscire a trovare una soluzione che fosse compatibile con il rispetto della valle e la possibilità di renderla accessibile anche ai portatori di handicap. Ho partecipato a più di un sopralluogo e nel corso di una delle ultime uscite, insieme alle guide e i responsabili di Ersaf, abbiamo percorso tutta la valle prendendo nota passo dopo passo degli interventi da fare. A due anni di distanza mi interessa capire se il progetto è stato modificato recependo le indicazioni che furono indicate in quella sede. Nel caso anche tornando nei prossimi giorni in valle per un nuovo sopralluogo". Prende le difese di Ersaf il sindaco Simone Songini, che ricorda come gli interventi siano stati autorizzati dall’amministrazione di Val Masino, la Soprintendenza, l’Ufficio Territoriale di Sondrio della Regione e la Provincia. "Come amministratori la nostra prima preoccupazione è garantire la tutela e la sicurezza della Val di Mello, di chi ci abita e di chi la frequenta – spiega il sindaco –. Il bosco che avanza velocemente e il torrente che esonda rappresentano un pericolo reale per i fruitori della valle ma anche per l’abitato di San Martino. Da tempo si attendevano opere di regimazione idraulica, inoltre verrà recuperato l’antico tracciato della transumanza. Sono elementi importanti che evidenziano la bontà del progetto che noi abbiamo condiviso. L’intervento prevede anche la sostituzione del ponte che attraversa il torrente all’altezza della località Gatto rosso, crollato il mese scorso". Assolve le scogliere che tanto hanno indignato guide, escursionisti e ambientalisti il presidente della riserva, Albino Taeggi.

"La Val di Mello si presenta così com’è anche grazie al lavoro svolto negli anni dai proprietari che hanno sottratto terreno al bosco per ricavarne pascoli per i loro animali – sottolinea – mancando l’apporto dei contadini oggi bisogna intervenire per mantenerla. I lavori in corso risolvono molte problematiche e prevengono pericoli per la popolazione, in questo senso li riteniamo importanti e necessari".