Una raccolta firme per salvare il turismo

La petizione è rivolta al Governo. L’invito è di Federalberghi. guidata dal presidente. Roberto Galli: "Fate presto"

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Una petizione rivolta al Governo per salvare il mondo del turismo, settore fortemente penalizzato dalla pandemia di Covid 19. La Federalberghi di Sondrio, attiva all’interno dell’Unione del commercio e del turismo e presieduta da Roberto Galli, invita le imprese e i lavoratori del comparto, ma anche tutti i cittadini, ad aderire all’iniziativa a sostegno di un settore che, prima del Covid 19, generava in Italia un valore aggiunto di 93 miliardi di euro, pari al 6% del Pil, con alberghi e pubblici esercizi che davano lavoro a oltre 1,3 milioni di dipendenti. Federalberghi chiede il riconoscimento di ristori efficaci, interventi sulla liquidità, esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte, sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione, incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, riduzione dell’aliquota Iva al 5%, in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale e un sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi.

"Tutto il nostro settore è fortemente provato da un anno di restrizioni imposte dalle normative anti Covid 19 e dal tracollo delle presenze – dice Galli - ma una questione che rischia di passare in secondo piano è quella dei dipendenti che ruotano intorno alla ricettività turistica. In provincia di Sondrio questi lavoratori sono migliaia e hanno esaurito l’indennità di disoccupazione. Una buona parte di loro rischia di restare senza lavoro e di non poter maturare la Naspi". La petizione richiama, inoltre, la necessità di aggiornare le disposizioni comunitarie dell’Unione Europea che disciplinano gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia durante la pandemia, con l’obiettivo di aumentare l’intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che, in assenza di una proroga, si concluderebbe il 30 giugno prossimo. (Per firmare https:www.change.orgsalviamo-le-imprese-e-i-lavoratori-del-turismo). F.D’E.