Un festival in onore di Rubini il tenore amato da Beethoven

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La stagione culturale della Bassa bergamasca prenderà il via a breve, il 4 marzo, con una nuova edizione del Rubini Festival, celebre kermesse che annualmente il Comune di Romano di Lombardia e la Fondazione "G.B. Rubini" dedicano alla memoria di Giovanni Battista Rubini tenore romanese e uno dei massimi esponenti dell’opera lirica di inizio Ottocento. Il Festival prevede un palinsesto di eventi che si svolgeranno nel corso dei prossimi mesi, in una sorta di percorso guidato alla scoperta dell’artista. "Vorrei ringraziare Fondazione Rubini e il comitato organizzativo per il lavoro svolto oltre che per la passione e il tempo che hanno dedicato alla buona riuscita dell’edizione 2023. Il programma si presenta più ricco che mai e aperto sia agli amanti della musica che a tutte le persone che vogliono conoscere da vicino il nostro territorio, la sua storia e i collegamenti con Bergamo città, quest’anno capitale delle cultura. Mi viene da sottolineare per esempio il legame tra Rubini e Donizetti" ha dichiarato Chiara Brignoli, assessore alla cultura e alle politiche giovanili di Romano. Il tenore orobico fu grande artista e al contempo testimone di fede e uomo di carità. Per questo motivo, l’evento di apertura del festival, programmato per sabato 4 marzo alle 17.45 presso la chiesa prepositurale Santa Maria Assunta, sarà un’elevazione musicale proposta dal mezzosoprano Elena Bresciani, accompagnata all’organo dal maestro Marco Beretta.

Il giorno seguente, domenica, in occasione delle visite guidate delle giornate dei Castelli, Palazzi e Borghi medievali, l’itinerario che accompagnerà i partecipanti alla scoperta dei principali beni storico-artistici della città prenderà avvio dalla dimora del Rubini, per scoprirne la storia e gli aneddoti di vita. Per la partecipazione è necessaria la prenotazione, da effettuarsi presso la biblioteca comunale e il versamento di una quota di partecipazione di cinque euro.

Maria Chiara Rossi