Un acquisto collettivo di fieno per le imprese

Coldiretti Sondrio e Associazione regionale allevatori aiuteranno gli agricoltori valtellinesi che fronteggiano quotazioni stellari

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Coldiretti Sondrio e Aral in aiuto alle imprese agricole valtellinesi. La siccità di questa estate ha provocato un crollo nella produzione di fieno, in pratica dimezzata, e quindi messo in forte difficoltà gli allevatori. Il prezzo del fieno è schizzato alle stelle e l’aumento sta mettendo in ginocchio alcune realtà imprenditoriali agricole. Così la Coldiretti Sondrio e l’Aral (Associazione regionale allevatori) hanno deciso di proporre un’interessante iniziativa comune: preparare un acquisto collettivo di fieno per le imprese.

"Con il prezzo del fieno che ha raggiunto quotazioni stellari, è necessario trovare delle soluzioni – dicono Silvia Marchesini e Giovanni Luigi Cremonesi, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Sondrio – Le imprese agricole non possono permettersi di fronteggiare le attuali condizioni imposte dal mercato e, in particolare, proprio i costi di approvvigionamento: da qui la scelta di creare un gruppo d’acquisto collettivo".

Un tentativo che vede quali attori principali Coldiretti Sondrio e la rappresentanza provinciale di Aral con il vicedirettore lombardo Gianmario Tramanzoli. Un progetto assai interessante attraverso il quale Coldiretti e Aral intendono supportare le imprese del settore zootecnico gravate dal caro materie. L’iniziativa ha trovato il supporto della Banca Popolare di Sondrio, che ha predisposto uno strumento finanziario (in pratica, un anticipo per “Prestito acquisto foraggi“) sotto forma di finanziamento chirografario.

"In questa prima fase stiamo raccogliendo le manifestazioni di interesse da parte delle imprese agricole che hanno esigenza di approvvigionarsi di fieno: un problema comune e che si accentua, ovviamente, con il ritorno di mandrie e greggi dagli alpeggi estivi, al termine della transumanza. Il supporto della Banca Popolare di Sondrio è fondamentale, soprattutto per quelle realtà che a oggi non dispongono della liquidità necessaria per fronteggiare gli acquisti. È indubbiamente lo specchio di una situazione difficile e complessa, che vede l’intero settore zootecnico valtellinese e chiavennasco sotto pressione".

F.D.E.