MERATE (Lecco)
Piace a tutti, non solo a se stesso. A piacere a tutti è il Narciso di Caravaggio, in mostra da un mese in Villa Confalonieri a Merate. È talmente bello che lo hanno già ammirato più di 30mila persone. In molti ancora però vogliono vederlo. Per questo, prima di tornare a casa a Roma, nella Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini dove è custodito abitualmente, rimarrà esposto in Brianza tre giorni in più rispetto a quanto previsto. L’allestimento proseguirà fino al 2 dicembre, invece che fino al 29 novembre.
Sembra poco, ma non lo è, perché si tratta di un’opera dall’inestimabile valore, che viene prestata di rado. "Registriamo una media di più di mille ingressi al giorno – sottolinea l’onorevole Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati e presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, a cui si deve l’arrivo del Narciso a Merate –. Un entusiasmo che suscita riflessioni sul desiderio di cultura e bellezza del territorio e al quale bisogna continuare a dare risposte adeguate lavorando tutti assieme a ogni livello. Siamo così riusciti ad allungare di qualche giorno la durata della mostra per permettere a tante altre persone di poter visitare questo capolavoro prima del suo ritorno a Roma". Il Narciso è stato dipinto alla fine del Cinquecento da Michelangelo Merisi, alias Caravaggio, il grande maestro lombardo vissuto tra il 1571 e il 1610.
Raffigura il mitologico eroe greco innamorato della sua stessa immagine al punto di morire annegato nel lago in cui si specchia, reso celebre da Ovidio nelle Metamorfosi. "Rappresenta un archetipo di uomo che si innamora in maniera distruttiva della sua immagine, come noi che ci scattiamo selfie – spiega Giovanni Morale, curatore della mostra e vice direttore delle Gallerie d’Italia -. Ci provoca, a guardare oltre e magari a crescere e non compiere lo stesso errore".
Per salutare il Narciso prima del suo viaggio di ritorno a casa, è in programma un grande evento finale con la partecipazione di diversi ospiti a sorpresa.