"Truffa dell’accoglienza profughi" L’inchiesta si sgonfia, tutti assolti

Lecco, il giudice archivia e dispone l’immediata restituzione di 900mila euro posti sotto sequestro

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Erano accusati di truffa ai danni dello Stato, nell’accoglienza dei profughi nel Lecchese. I 6 indagati di due onlus - “I Girasoli“ e la “Croce del Sud“ - che svolgevano attività di accoglienza sono stati prosciolti dal Gup Nora Lisa Passoni. La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio dei 6, che erano responsabili o svolgevano attività di accoglienza. Le motivazioni saranno depositate in trenta giorni. Dalle indagini era emerso che i se indagati, quattro della Cooperativa “I Girasoli“, assistiti dagli avvocati Nadia Invernizzi, Marcello Perillo e Roberto Bardoni, e due della “Croce del Sud“ assistiti dall’avvocato Francesco D’Andria, utilizzavano i soldi destinati per l’accoglienza dei migranti a fini personali, per cene, soggiorni marini e auto di lusso. Secondo gli inquirenti, dei 35 euro al giorno che la Prefettura assegnava per ogni migrante accolto, solo 4-5 erano destinati al servizio erogato. E gli altri? "Finivano nelle tasche dei soci della cooperativa", si legge tra i documenti depositati in Procura a Lecco dal Nucleo PEF (Polizia Economico Finanziaria) della Guardia di Finanza. L’indagine delle Fiamme Gialle era scattata sui fondi erogati dalla Prefettura tra il 2015 e il 2018 alle due strutture “I Girasoli“ e “La Croce del Sud“ che gestiscono centri di accoglienza a Lecco, Malgrate, Galbiate, Rogeno, Castello Brianza, La Valletta e Merate.

Gli inquirenti hanno provveduto alla verifica dei fondi erogati nel triennio arrivando a indagare 6 soggetti (5 lecchesi e un torinese) per il reato di truffa ai danni dello Stato per un valore di oltre 900mila euro, posti sotto sequestro. Le indagini dei finanzieri avevano evidenziato "la perpetrazione di una truffa – si legge nel corposo fascicolo d’indagine - posta in essere mediante il rilascio di documenti e dichiarazioni falsi tali da indurre in errore la locale Prefettura, mediante l’elargizione di servizi non rispondenti agli standard previsti dal capitolato di gara d’appalto". Ieri il Gup Nora Lisa Passoni ha prosciolto tutte e sei le pesone e disposto il dissequestro dei 900mila euro. Angelo Panzeri