Sondrio, accusati di truffa alla Regione: tutti assolti

Il caso del Consorzio forestale "Boschivo"

Il tribunale di Sondrio

Il tribunale di Sondrio

Sondrio, 15 maggio 2019 - Tutti assolti perché il fatto non sussiste dall’accusa di truffa ai danni di Regione Lombardia e Comunità montana, prescritti invece i reati di falso ideologico e materiale e di abuso d’ufficio. Si è chiuso così ieri pomeriggio il processo relativo all’inchiesta sul consorzio forestale «Boscovivo» di Mello.

Alla sbarra S.P.A., 54enne sondriese, progettista e direttore lavori; R.B., 35enne di Civo, progettista e direttore lavori; C.C., 59enne di Dubino, progettista e direttore lavori; E.B., 57enne di Piantedo, Rup (Responsabile unico del procedimento); GF.B., 51enne sindaco di Mello; F.P., 62enne di Mello, titolare dell’omonima ditta individuale; F.Pa, 55enne di Mello; G.P., 58enne di Mello, ex assessore; T.P, 35enne di Mello, direttore tecnico della ditta «Pellegatta Graziano»; M.Q., 61enne di Mello, altro ex assessore della giunta Bonetti; M.S., 46enne di Mello, anche lui all’epoca dei fatti assessore; D.T, 48enne di Mello, titolare della ditta «Tidiemme».

La vicenda giudiziaria era iniziata quando alla Guardia di Finanza erano stati presentati tre esposti che denunciavano irregolarità su alcuni lavori pubblici. In particolare, al centro della polemica erano finiti quattro appalti, per un importo complessivo di circa 600mila euro, che secondo le accuse il comune di Mello avrebbe affidato con trattativa diretta al consorzio locale Boscovivo, che però a sua volta ne avrebbe subappaltato il 30%.