Treno e bici Connubio da rinsaldare

Gabriele

Moroni

Accogliamo con piacere l’impegno del nuovo assessore regionale per rendere il trasporto locale più efficiente. Del resto non è possibile parlare di mobilità sostenibile senza un potenziamento ed efficientamento del trasporto pubblico. Molti degli spostamenti quotidiani delle persone sono entro i 5 chilometri, una distanza facilmente accessibile ai più con una bicicletta. Tuttavia, la mobilità ciclistica ha bisogno di essere integrata in particolare con il mezzi di trasporto pubblico su ferro, l’elemento che permette di affrontare percorsi anche più lunghi. Tuttavia, dal giugno del 2020, Trenord ha fortemente limitato la disponibilità del servizio "treno+bici", vietandola su metà della sua flotta, in particolare sui 102 convogli Tsr, che costituiscono il materiale rotabile di quasi tutte le linee S incentrate sul capoluogo. Sono treni che hanno offerto il servizio per anni, dotati di spazi polifunzionali pensati proprio per il trasporto di biciclette, passeggini e altro. Potrebbero essere resi perfettamente a norma per il treno+bici con modifiche minimali, come emerso nei momenti di confronto con la stessa Trenord organizzati da Regione Lombardia. Il divieto impedisce di utilizzare il treno con la propria bicicletta mettendo in grave difficoltà lavoratori e lavoratrici ma soprattutto chi pratica il cicloturismo, un settore in grande crescita anche in Italia. Confidiamo nel concreto e rapido interessamento dell’assessore e siamo sempre disponibili a un confronto.

Piercarlo Bertolotti,

Coordinamento Fiab Lombardia

(Federazione Italiana

Ambiente e Bicicletta)

Ambiente, sport, divertimento, cultura. Tutti obiettivi che il connubio treno-bicicletta può rendere vicini e possibili.

mail: gabrielemoroni51@gmail.com