Tragedia nel bosco Travolto da un tronco muore a 52 anni sotto gli occhi del figlio

L’incidente a Bagolino, il giovane ha lanciato l’allarme. Inutili i soccorsi

Tragedia nel bosco  Travolto da un tronco  muore a 52 anni  sotto gli occhi del figlio

Tragedia nel bosco Travolto da un tronco muore a 52 anni sotto gli occhi del figlio

di Beatrice Raspa

Sega un tronco e l’albero cade di schianto, schiacciandolo. È la tragica fine toccata in sorte ieri a Massimo Fusi, 52 anni, di Bagolino, deceduto mentre faceva la legna in un terreno di sua proprietà, sopra la strada che dalla frazione Cerreto porta a Riccomassimo, in Vallesabbia. Un incidente avvenuto sotto gli occhi del figlio. Titolare di un’impresa artigiana del settore dell’edilizia Fusi, a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Salò, era impegnato in operazioni di sistemazione del suo bosco. Poco prima delle undici qualcosa è andato storto: un tronco ha ceduto improvvisamente ed è piombato addosso al malcapitato.

A chiamare il 112 e a dare l’allarme è stato il ragazzo. Sul posto insieme ai militari sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari con l’elicottero di Sondrio, oltre agli uomini del Soccorso alpino della Vallesabbia. Lo schiacciamento non gli ha lasciato scampo. Quando l’uomo è stato estratto da sotto il tronco era già morto.

Solo venerdì scorso a Berzo Demo un altro boscaiolo ha perso la vita (in quest’ultimo caso si è trattato di un infortunio vero e proprio): Martino Andrea Febbrari, 42 anni, dipendente del Consorzio foresta della Alta Valcamonica, è stato travolto da una scarica di pietre mentre tagliava gli alberi semi-crollati dopo la tempesta del 2018. La piaga dei molti – troppi – lavoratori che perdono la vita, o si feriscono o ammalano gravemente mentre lavorano purtroppo continua a essere tale. A confermarlo, i dati Inail del 2022.

"È triste dover constatare anche quest’anno un aumento di infortuni e malattie professionali – sottolinea il presidente del patronato Acli, Paolo Ricotti –. L’anno scorso si è chiuso con un incremento delle denunce per infortuni del 25,7 per cento rispetto al 2021, mentre per gli infortuni mortali il trend appare in diminuzione anche se nel computo del 2021 va considerato il fattore dei morti Covid, che di fatto conferma i numeri del passato. Sono in aumento pure le malattie professionali (+9,9 per cento). Necessario impegnare maggiori sforzi e risorse a livello culturale e in questo caso bisogna pensare a strutturare una formazione fin dalla scuola, con un aggiornamento puntuale dei lavoratori in tema di sicurezza. Serve un’opera di alfabetizzazione in tal senso".