
Una casa in affitto
Tirano, 4 marzo 2016 - Trovare una casa in affitto a Tirano? Un’impresa più difficile di quanto sembra e che impone tempi di ricerca spesso troppo lunghi per chi arriva in città e non ha alcun punto di appoggio. Tra questi si pensa ad esempio agli insegnanti o agli infermieri e al personale medico: sono tanti i rappresentanti di queste categorie che ogni anno giungono a Tirano per andare a ricoprire incarichi, spesse volte temporanei. E nel mentre si dedicano a un lavoro che sembra sempre più difficile, reperire cioè una fissa dimora, sono costretti a soggiornare nelle varie strutture alberghiere o nei B&B, affrontando spese di certo più alte di quelle previste dall’affitto in media richiesto per un appartamento.
Da un lato a scarseggiare pare essere proprio la materia prima, ovvero gli immobili, pochi e per lo più già tutti occupati. Dall’altro la tendenza al risparmio dei locatori che, in tempo di crisi, sono sempre più riluttanti a pagare un mediatore e preferiscono affidarsi piuttosto ad economici, e non sempre efficaci, passaparola. Un rompicapo, insomma, su cui tenta di far chiarezza Francesco Manieri, titolare dell’omonima agenzia immobiliare di Viale Italia, una delle tre attività operanti a Tirano nel settore: «Oltre al dato oggettivo, cioè il numero esiguo di immobili, vi è un altro fattore decisivo: l’alto costo per l’acquisto dei terreni e l’aumento degli oneri relativi alle nuove costruzioni, che impedisce al singolo di comprare uno spazio edificabile e impiantarvi una nuova casa. Questo specie in una fase di congiuntura economica negativa come quella che viviamo. Mancano peraltro sostegni regionali, come ve ne sono in altre aree d’Italia: in Lombardia vi è infatti poca edilizia convenzionata, con la quale, invece, grazie alle sovvenzioni, si può dare la possibilità a molti di acquistare terreni».
È difficile, peraltro, anche fare una stima anche solo orientativa sui costi in media richiesti dai locatori, come spiega Manieri: «In materia la legge è chiara: il mercato dei contratti è libero. Dunque è la massa, attraverso domanda e offerta, a decretare il valore degli immobili in locazione. Le cifre sono molto varie: un monolocale può essere affittato a 200 euro al mese, ma anche a 300, così come un appartamento a più vani può aggirarsi attorno ai 400 euro. Ma sono valori orientativi e relativi a casi specifici. Certo, l’Agenzia delle entrate pone dei parametri, che nella pratica però non vengono sempre utilizzati. Sta all’agente fare mediazione tra le richieste del locatore e le esigenze del locatario».