Tenta di rapinare l’auto, ma l’amico lo blocca: arrestato

La madre della vittima che era sulla vettura è stata portata in ospedale al Sant’Anna a causa di un malore

Quando lo ha visto estrarre il coltello e minacciare un uomo che aveva appena parcheggiato, nel tentativo di rapinargli l’auto, è intervenuto e lo ha fatto desistere. Così l’aggressione è rimasto un solo tentativo, che ha comunque condotto in carcere Arturo D’Onofrio, senza fissa dimora di 32 anni. L’episodio è avvenuto lunedì sera tra piazza De Gasperi e viale Geno, dove un trentenne stava parcheggiando l’auto, su cui viaggiava anche la madre. Qui è stato avvicinato da D’Onofrio, che lo ha minacciato intimandogli di consegnare le chiavi del veicolo. Ma con lui c’era un amico, un ventinovenne di origine cubana, anche lui senza fissa dimora, che è intervenuto impedendogli di compiere la rapina. I due si sono poi allontanati a piedi verso la funicolare per Brunate, dove sono stati fermati dalla pattuglia della Volante chiamata dalle vittime. Ma a quel punto, il coltello era finito nella tasca del cubano, che forse lo aveva preso in consegna o aveva accettato di custodirlo per l’amico, mentre nello zaino di D’Onofrio gli agenti hanno trovato attrezzi da scasso, torce a led e guanti. Entrambi sono stati portati in Questura per meglio ricostruire l’accaduto e capire i rispettivi ruoli, dove però è arrivata anche la vittima, che ha ringraziato il ventinovenne, davanti alla polizia, raccontando che la rapina era stata evitata grazie al suo intervento. D’Onofrio è finito al Bassone con l’accusa di tentata rapina, il cubano è stato invece denunciato per il porto del coltello che gli è stato trovato addosso. La madre della vittima è stata portata al Sant’Anna, a causa di un malore avuto per lo spavento, e dimessa con dieci giorni di prognosi. Pa.Pi.