SARA BALDINI
Cronaca

Gli svizzeri comprano meno in Italia e la Valchiavenna trema: l’allarme dei negozianti

La Svizzera vuole limitare il “turismo degli acquisti”. La rappresentante dell’Unione commercio Chiavenna: punteremo ancora di più su servizi e professionalità

Dal 1° gennaio il valore complessivo dello shopping per persona sarà di 150 euro. Molto interessati sono Livigno Chiavenna e Tirano

Dal 1° gennaio il valore complessivo dello shopping per persona sarà di 150 euro Molto interessati sono Livigno Chiavenna e Tirano

L’obiettivo dichiarato della Confederazione elvetica è quello di limitare il cosiddetto “turismo degli acquisti” per favorire così i propri negozi, l’altra faccia della medaglia della misura riguarda la penalizzazione che questa “novità” potrà portare agli esercizi commerciali del Tiranese e della Valchiavenna, la cui economia poggia per buona parte proprio sulla clientela rossocrociata.

“Per gli svizzeri a breve fare shopping in Italia sarà meno conveniente perché dal 1° gennaio 2025, lo abbiamo appreso proprio in questi giorni, perché il limite di franchigia sugli acquista passerà da 300 a 150 franchi al giorno e per persona. Che dire? Prendiamo atto, ma senza disperarci – commenta Anna Del Curto, presidente dell’Associazione mandamentale di Chiavenna dell’Unione commercio turismo –. Siamo comunque profondamente convinti di essere ancora molto competitivi rispetto al mercato svizzero, sia dal punto di vista economico, ma soprattutto perché chi sceglie di acquistare presso nei nostri punti vendita lo fa anche perché da noi si trova bene e dunque non sottovaluterei anche questo aspetto legato alla fedeltà dei clienti stessi. È una questione legata ai servizi che nei negozi italiani trovano, alla nostra professionalità e proprio su questo continueremo a investire”.

Dal 1° gennaio se il valore complessivo dello shopping per persona sarà più di 150 euro, i compratori rossocrociati dovranno pagare l’imposta sul valore aggiunto (Iva) svizzera sulle merci importate. Il provvedimento difficilmente subirà correttivi poiché è sostenuto sia dalla maggioranza dei Cantoni che dai rappresentanti dell’economia. “Speriamo, questo sì – conclude Del Curto – che negli anni questo nuovo limite di franchigia non venga ulteriormente abbassato”.