La sagra si fa. Ma non in piazza. Bensì nei ristoranti, di modo da sostenere le attività locali in un periodo economicamente difficile per tutti. Accade sul lago d’Iseo, dove la coloratissima e attesa “Sagra del Cinghiale“ organizzata dall’associazione Prolago, per quest’anno non si terrà anche nella piazza di Sulzano, come accadeva nelle edizioni precedenti al covid, in cui veniva allestito uno stand gastronomico, ma solamente nei ristoranti che aderiscono. "Rinunciare allo stand in piazza è una scelta ben precisa – spiega il presidente della Prolago Diego Recenti – poiché per noi significa rinunciare a un introito significativo per il sodalizio. Però in questo momento ci siamo sentiti di metterci al fianco delle attività locali, a cui non abbiamo nemmeno fatto pagare il tesseramento all’associazione. Per quest’anno ci occupiamo della promozione e del coordinamento dell’evento. Le prossime edizioni torneremo anche per le strade con una formula, però, del tutto nuova, fatta di eventi, incontri e senza un vero e proprio stand gastronomico ma con cibo di strada a base di cinghiale senza menù completo. I menù completi a prezzo fisso resteranno solo nei ristoranti". Quest’anno, come è stato spiegato nelle scorse ore alla Bella Iseo di Pilzone, ristorante affacciato in riva al Sebino, la sagra tocca diverse località. "Difatti – rimarca Diego Recenti – abbiamo trattori e strutture agrituristiche, ristoranti e pizzerie da Marone a Iseo. In tutto sono otto: la trattoria l’Alpino, il Cacciatore, Toscano, la Fopela, La Veranda by Malerba a Sulzano, la Bella Iseo a Pilzone di Iseo, La Dama sul Lago e l’Emporio a Marone e Le Fontane a Sale Marasino. La nostra idea sarebbe estenderci a tutto il Sebino e magari a Valcamonica e Franciacorta, di modo da trasformare il cinghiale, che è un animale che sta distruggendo i nostri boschi". La sagra si concluderà il 31 ottobre.
Milla Prandelli