Ruinon, gli albergatori in allarme: "Riaprite la strada"

Gli operatori economici ritengono eccessive le restrizioni in essere ormai da un mese e mezzo

La chiusura stradale a causa dello smottamento

La chiusura stradale a causa dello smottamento

Valfurva (Sondrio), 3 agosto 2019 - L'emergenza legata alla frana del Ruinon non è ancora risolta, e gli operatori turistici ora davvero non ne possono più e chiedono la riapertura della strada, ritenendo eccessive le restrizioni in essere ormai da un mese e mezzo. Nei giorni scorsi si è tenuto nuovamente un incontro in prefettura per analizzare la situazione, presenti rappresentanti di Regione, Provincia, Comunità Montana, sindaco e vice sindaco di Valfurva e geologi. «Nulla di positivo è scaturito dal dibattito – affermano il presidente della Pro Loco di Valfurva, Alberto Pedranzini, e il suo vice, Alvaro Pedranzini -. Da giovedì il monitoraggio e la guardiania sono passati dal Comune alla Provincia, prevista anche l’apertura della strada provinciale dalle ore 7 alle ore 24 (in realtà, visto il maltempo degli ultimi giorni, l’allargamento della fascia di apertura non è ancora stato deliberato, ndr.) con il posizionamento di fari che illuminano la frana nelle ore notturne fino a mezzanotte. Gli operatori economici di Santa Caterina, che hanno pazientato fino ad ora, sono molto preoccupati e arrabbiati per il protrarsi di questa chiusura che si ritiene esagerata».

La Provincia ha posizionato diversi geo-blocchi per mettere in ulteriore sicurezza la strada. «Nel frattempo – proseguono Alberto e Alvaro Pedranzini - le soglie sono rientrate in «moderata criticità», ossia lieve pericolo. Nonostante tutto questo la strada non viene aperta h24, come richiesto dal Comune di Valfurva. Nel frattempo nell’arco di un mese nessun sasso ha raggiunto la strada. Questa situazione rischia di protrarsi anche per tutto il mese di agosto, condizionando fortemente la stagione turistica di Santa Caterina. Danni di immagine ed economici incalcolabili che si protrarranno chissà per quanti anni. Gli operatori economici, pur ovviamente senza sottovalutare la complessità e gravità della situazione in atto, ritengono esagerate le misure restrittive e limitative adottate relativamente alla circolazione su questo tratto di strada ancora oggi, e si chiede che la suddetta strada di collegamento con Bormio venga riaperta».