Storia e tradizioni locali nel Palazzo dei conti Belli

Il Comune di Grassobbio sta restaurando il Palazzo dei Conti Belli per trasformarlo in un polo culturale e storico, accessibile ai portatori di handicap, con un Museo Ricordi delle guerre. Un'iniziativa per promuovere la cultura e la rigenerazione urbana.

Storia e tradizioni locali nel Palazzo dei conti Belli

Storia e tradizioni locali nel Palazzo dei conti Belli

Un polo culturale e storico collegato all’area aeroportuale di Orio, con un’offerta di servizi che possa generare economia circolare. È quello che, dopo i lavori di restauro (il cantiere partirà a giorni), diventerà uno dei più prestigiosi edifici di Grassobbio e della Bergamasca, il settecentesco Palazzo dei Conti Belli, da tempo trascurato.

Sì perché Grassobbio e l’aeroporto sono tutt’uno, interessati da un flusso continuo di persone provenienti da ogni Paese. Da qui l’idea di realizzare un polo culturale e storico, che attiri un’utenza internazionale.

I lavori, soggetti alle prescrizioni della Soprintendenza alle Belle arti, riguarderanno il restauro conservativo dei prospetti esterni del palazzo, degli interni a piano terra e al primo piano, con interventi su decorazioni, affreschi, pavimentazioni, uno storico camino originale, lo scalone con affreschi ai muri e parapetto in ferro battuto e altri elementi architettonici. Tutti gli ambienti saranno accessibili ai portatori di handicap.

Diventando un polo culturale, l’edificio manterrà al suo interno il Museo Ricordi delle guerre, peraltro dotato di documenti storici originale riguardanti il paese di Grassobbio.

"Con questo intervento – spiega il sindaco di Grassobbio, Manuel Bentoglio – promuoviamo la cultura sul territorio. L’ambizioso progetto è di creare un polo culturale nel centro storico del paese, dando valorizzazione ai beni artistici, al fine di innescare un processo virtuoso di rigenerazione urbana con cui avviare la crescita dell’accessibilità alle fonti della storia e delle tradizioni locali, capaci di attrarre un’utenza internazionale".

Michele Andreucci