
Le Olimpiadi non sono l’unica sfida che attende la Valtellina nei prossimi anni, come hanno evidenziato imprenditori, esperti ed economisti che si sono riuniti nei giorni nel Forum Ambrosetti dedicato al Food&Beverage è sulla competizione sul mercato agroalimentare d’eccellenza che si giocherà il futuro economico della provincia di Sondrio. Per fortuna ci sono aziende simbolo che quel futuro l’hanno già trasformato in realtà e tra di loro un posto a parte se lo merita Levissima che il prossimo anno raggiungerà l’importante risultato dell’annullamento di emissioni di C02 nel suo impianto di Cepina. "Sono dieci anni che lavoriamo con impegno per raggiungere quest’obiettivo che ha coinvolto non solo l’impianto e la filiera di produzione, ma anche la fonte, il ghiacciaio e il territorio che sono il nostro capitale naturale, il packaging e il trasporto - spiega Stefano Marini, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino Nestlè, proprietario del marchio simbolo della Valtellina – Ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica è una delle maggiori sfide da affrontare a livello globale, e Levissima da tempo si è dimostrata un esempio virtuoso e una volta raggiunta la Carbon Neutrality nel 2022 non ci fermeremo, ma proseguiremo in questo cammino virtuoso con nuove iniziative".
Per ridurre le emissioni di CO2 dell’area produttiva l’azienda nel suo stabilimento di Cepina, ha introdotto il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili fin dal 2011, inoltre gli impianti consumano oggi il 26% di acqua in meno sul ciclo produttivo rispetto al 2007. "Abbiamo scelto di investire nei trasporti meno inquinanti. Oltre il 40% del prodotto viaggia su rotaia e nave, l’azienda inoltre investe da anni sul gas naturale liquefatto, il combustibile fossile a più bassa intensità di carbonio, che ha permesso di risparmiare ogni anno 400 tonnellate di CO2 rispetto ai camion tradizionali a diesel". Entro il 2025 l’azienda ha intenzione di risparmiare altre 24mila tonnellate di C02. Roberto Canali