FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Frana a Spriana, tragedia evitata per un soffio in Valmalenco

Un enorme masso è crollato dalla parete rocciosa danneggiando la sede della Statale 15. Il geologo: "Strada percorribile ma a rischio"

Soccorritori a Spriana

Soccorritori a Spriana

Spriana (Sondrio), 8 gennaio 2024 – Tanta paura a Spriana per la caduta di alcuni massi che hanno isolato, nella nottata tra venerdì e sabato, il borgo della Valmalenco. In settanta tra residenti e turisti sono rimasti bloccati. Ma ieri mattina la situazione è migliorata e i turisti, in tutta sicurezza, hanno potuto ritornare a casa.

Il disastro è cominciato verso le 20 di venerdì quando un grosso masso da 10-15 metri cubi si è staccato da una parete rocciosa ed è rotolato a valle, colpendo leggermente la Statale 15 nel tratto di Torre Santa Maria, andando in frantumi e terminando la corsa vicino al greto del torrente Mallero.

Isolando l’abitato di Spriana. Poco prima erano transitate alcune vetture: solo il fato ha impedito la tragedia. "Fortunatamente non è stato coinvolto nessuno – conferma sollevato il sindaco Ivo Del Maffeo – Questa è l’unica strada di collegamento con l’abitato di Spriana perché l’altra arteria, quella da Prato, è chiusa per manutenzione. Il grosso masso si è frantumato, cammin facendo, e ha provocato solo un piccolo danno alla sede stradale". L’allarme è scattato immediatamente, sul posto sono accorsi gli uomini della Protezione civile, la strada è rimasta chiusa tutta la notte.

"Il geologo della Provincia, subito accorso, ha ravvisato una certa instabilità sul versante: la strada è percorribile ma il pericolo sussiste. In mattinata i turisti hanno potuto lasciare Spriana. Abbiamo già stilato – conferma Del Maffeo – un programma di finestre giornaliere per permettere ai residenti di raggiungere il luogo di lavoro e agli studenti la scuola. Finestre monitorate, all’insegna della sicurezza.

Un ringraziamento al sindaco di Torre Santa Maria, Giovanni Gianotti, alla Protezione civile di Torre e a tutti quelli che lavorano perché la situazione si possa normalizzare". A garantire il monitoraggio del fronte franoso e quindi la sicurezza per i veicoli ci sono la Protezione civile e la Squadra provinciale emergenza droni.