SARA BALDINI
Cronaca

Nel Libro della Memoria i nomi dei tre ragazzi della GdF

Dario Scaramella, Carlo Lenatti, i tre militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza Simone Giacomelli, Luca Piani e Alessandro...

Rappresentanti delle istituzioni imprenditori e sindacalisti a Colda per ricordare le vittime del lavoro

Rappresentanti delle istituzioni imprenditori e sindacalisti a Colda per ricordare le vittime del lavoro

Dario Scaramella, Carlo Lenatti, i tre militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza Simone Giacomelli, Luca Piani e Alessandro Pozzi, Carlo Maletta ed Ernesto Della Mina. Sono i sette caduti sul lavoro lo scorso anno, durante il quale vi sono stati anche quattro morti per malattie professionali: Fausto Curti, Teodosia Galli, Egidio Vaninetti e Mario Umberto Platti. I loro undici nomi sono altrettante croci nella pagina che giovedì 1° maggio è andata ad aggiungersi alle precedenti che compongono il Libro della Memoria, in quel triste aggiornamento che ogni anno viene effettuato a Colda, al convento dei frati che tradizionalmente ospita la cerimonia provinciale dedicata alla Festa dei Lavoratori.

"L’auspicio è sempre quello di arrivare a lasciare bianca, quella pagina e per questo continueremo a lavorare" ha osservato il segretario generale della Cisl Sondrio Davide Fumagalli nel ricordare come, in realtà, in Italia ad oggi si registrino ancora tre morti sul lavoro al giorno: un’enormità. "Non nascondiamoci che anche nella nostra provincia il 40% dei contratti termina prima dei 90 giorni e di questi almeno la metà prima dei 30 giorni e le persone devono essere produttive da subito e quindi con quale cultura della sicurezza vengono messe nel mondo del lavoro? Zero" ha detto Guglielmo Zamboni, numero uno della Cgil provinciale. "Bisogna andare a cercare nell’illegalità e in Italia ce n’è ancora troppa - ha aggiunto Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Imprese Sondrio – l’illegalità è il primo nemico della sicurezza, cultura che deve essere acquisita sì dai lavoratori, ma in primis dagli imprenditori. E in questo senso c’è ancora molto, moltissimo da fare".

Note positive si sono ascoltate invece a Milano, il 1° maggio, nella splendida Sala "Giuseppe Verdi" del Conservatorio dove si è svolta la cerimonia della consegna delle "Stelle al Merito del Lavoro" ai 157 neo Maestri del Lavoro della Lombardia. Tra questi anche due valtellinesi, Pier Antonio Nolo Belina, dirigente della Banca Popolare di Sondrio e Sergio Tognolatti, impiegato presso Baker Hunghes Nuovo Pignone International srl di Talamona cui il prefetto di Sondrio Anna Pavone ha consegnato l’onorificenza.

S.B.