Valtellina, sui banchi di scuola si studia l’inclusione sociale con 'atleti speciali'

Una settimana di sport paralimpico e di sensibilizzazione all’istituto Comprensivo di Grosio, Grosotto e Sondalo

Stefano Cecini e Pierre Amighini, ipovedente, l’estate scorsa sul passo del Mortirolo. I due hanno un obiettivo sportivo

Stefano Cecini e Pierre Amighini, ipovedente, l’estate scorsa sul passo del Mortirolo. I due hanno un obiettivo sportivo

Grosio, 4 dicembre 2017 - Una settimana di sport paralimpico e di sensibilizzazione alle disabilità. È quella organizzata dall’11 al 16 dicembre all’istituto Comprensivo di Grosio, Grosotto e Sondalo grazie a “Sport da un altro punto di vista”, progetto patrocinato e finanziato dalla Comunità montana di Tirano. Nel corso della settimana interverranno due sportivi quali Pierre Amighi, ipovedente, e il “padrone di casa” il ciclista Stefano Cecini, entrambi del Team Mortirolo Lanzarote, che, insieme, vogliono raggiungere una grande meta: la qualificazione a Tokio 2020 nella specialità del tandem. Il progetto è rivolto alle classi quinte delle scuole primarie dell’istituto Comprensivo di Grosio, Grosotto e Sondalo e prevede una pluralità di iniziative che coinvolgeranno alunni, docenti e genitori. Sono previste infatti lezioni in classe, con la presenza dell’educatore Antonio Supino, nelle quali lo sport viene utilizzato per «pensare e riflettere insieme» sui valori della legalità, inclusione, collaborazione, rispetto reciproco e valore del gruppo, utilizzando una metodologia attiva, coinvolgente e stimolante (giochi, narrazione di storie, visione di video, attivazioni e simulazioni in cui la classe diventerà il campo da gioco dove fare gli “allenaMenti”).

Uno dei momenti clou è quello della “lezione di sport con i genitori”, un incontro per riflettere insieme agli adulti-genitori sui valori dello sport utili per la crescita dei loro figli. Infine, tutti a lezione di giochi paralimpici. Al Polifunzionale di Sondalo, genitori e studenti sperimenteranno alcuni giochi paralimpici, con Pierre e Stefano come guide in attività come l’andare in bicicletta bendati, giocare a sitting volley, giocare senza l’utilizzo di una parte del corpo, interagire in modo diverso con gli altri fidandosi di loro. Infine, l’immancabile… verifica finale in classe per riflettere insieme ai ragazzi.

«La scuola ha sposato i valori che il progetto incarna, con lo sport a fare da straordinario collante sui temi dell’inclusione sociale e della costruzione di comunità inclusive, promuovendo i valori etici e culturali volti al rispetto di ogni individuo e di ogni capacità». La spiegazione del dirigente scolastico Elena Panizza che ha da subito sostenuto l’iniziativa «che rappresenta una straordinaria opportunità per conoscere il valore e le capacità degli atleti speciali e la forza dello sport come strumento di aggregazione e coesione sociale, nella consapevolezza che la disabilità sia davvero un’occasione di crescita per tutti». «Abbiamo sostenuto con convinzione questo bellissimo progetto – le parole di Gianantonio Pini, presidente della Cm di Tirano - che vede coinvolto tutto il territorio valtellinese e che abbraccia gli ambiti turistico, sportivo e sociale». «Per me un’emozione particolare – conclude Stefano Cecini – avviare il progetto da Grosio, il mio paese natale, è motivo di grande gioia. Speriamo di riuscire a trasmettere qualcosa di bello e utile per la vita a tutti gli studenti». Il progetto, supportato dalla Cm di Tirano è realizzato in collaborazione con l’Asd Mortirolo Lanzarote.