Sondrio: anche i vigneti sono assetati. I produttori ora guardano al cielo

Da inizio anno sono scesi 88 millimetri di acqua, fra i valori più bassi registrati dal 1973 ad oggi

I vigneron guardano al cielo

I vigneron guardano al cielo

Sondrio - Siccità e temperature sotto la media hanno ritardato lo sviluppo della vite e in valle si spera nell’arrivo delle piogge, accompagnate da un clima più mite, per recuperare il tempo perduto. "L’andamento meteo di questo inizio stagione è stato caratterizzato da temperature sotto la media del periodo – spiegano dalla Fondazione Fojanini - peraltro l’anno scorso ha visto temperature minime in aprile ancora più basse, con una gelata nelle giornate 7 e 8 aprile, e sommatorie termiche inferiori a quelle di quest’anno. Se a questo aggiungiamo la scarsità delle precipitazioni, 88 millimetri di pioggia da inizio anno, poco più della metà del corrispondente periodo dell’anno scorso e uno dei valori più bassi registrati dal 1973 ad oggi, si può comprendere come mai si registra un ritardo di sviluppo fenologico della vite rispetto alla media del periodo".

Nell’ultima settimana, pur con una certa instabilità, si sono registrate però temperature più elevate, con massime anche di 26-27 gradi, e questo ha favorito una ripresa dello sviluppo vegetativo. "Nelle zone più precoci si osservano germogli anche di oltre 20 centimetri di lunghezza e le infiorescenze visibili. Lo sviluppo è pero tendenzialmente molto disforme, e sicuramente non paragonabile a quello medio delle ultime annate. L’andamento meteo con temperature altalenanti e soprattutto asciutto, oltre che a risultare problematico per lo sviluppo vegetativo della vite, è finora anche poco favorevole alla preparazione delle spore della peronospora. Aspettiamo però l’arrivo delle precipitazioni previste per il fine settimana, prima di dare delle indicazioni più precise in merito alla difesa antiperonosporica, anche perché al momento è ancora troppo presto per fare delle previsioni precise su possibili date per il primo intervento". Le prime zone nelle quali occorrerà intervenire saranno quelle della bassa valle dove le viti presentano un maggiore sviluppo vegetativo.