
I mirtilli
Sondrio, 17 luglio 2016 - Agli inizi degli anni Novanta alcuni coraggiosi iniziarono la coltivazione a Ponte in Valtellina, e oggi la coltivazione del mirtillo gigante americano in Valtellina ha raggiunto un buon livello di produzione. Luca Folini,agronomo della Fondazione Fojanini, si occupa di sperimentazione nuove varietà e consulenza ai produttori di piccoli frutti e in particolare di mirtilli.
«Ormai – spiega - la produzione in valle è diventata importante, sono coltivati a mirtillo 50 ettari e 800 tonnellate di prodotto, e per questo ci chiamano la valle blu. L'annata è buona le piante sono cariche e non si osservano particolari problemi. A questo punto però deve fare caldo perché fino ad ora il freddo ha frenato la maturazione. I nostri mirtilli sono molto apprezzati e hanno un buon mercato, anche per questo ogni anno vengono messe a dimora 4-500 mila nuove piantine». Gildo Del Simone ha lasciato la gestione del bar per dedicarsi alla coltivazione dei mirtilli a con soddisfazione, e con diverse varietà riesce a produrre a Baruffini da giugno a fine agosto. Luciano Andreoli, di Teglio, coltiva invece per diletto, producendo marmellata e un delizioso succo.
Alla fine degli anni Novanta la Comunità Montana di Tirano ha sostenuto e finanziato un progetto sperimentale pilota. Il dottor Fabio Rava, già direttore del Consorzio tutela Bitto e Casera ed in quel periodo direttore della Fojanini, ha dato il contributo tecnico per la realizzazione. « Eravamo convinti che la cosa potesse avere successo - dice Rava - sia per le esperienze di Sant'Orsola sia per quanto osservato in provincia. Così è stato, tant’è che dopo il campo sperimentale di Lovero e la sua buona riuscita il numero degli impianti è andato aumentando di anno in anno».
Fabio Tramacchi, perito agrario, é uno dei tanti giovani che ha deciso di intraprendere la strada dell'imprenditore agricolo dopo aver lavorato per 16 anni come tecnico presso la Coav di Tovo. «Nella mia azienda agricola ho diversificato la produzione – racconta -. Ho continuato l'attività del nonno con le mele, ed ho aggiunto mais e saraceno. I mirtilli in questo momento sono il prodotto che mi dà maggiore soddisfazione, la resa e il raccolto sono buoni e di conseguenza anche il profitto». Gabriele Capelli di Cologna, frazione di Tirano, ha proseguito nell'attività di famiglia, la coltivazione delle mele. «Da un po’ di tempo – riferisce– il guadagno è sceso, quindi ho deciso di diversificare la produzione. Sono già alcuni anni che produco succo di mele presso il mio capannone con macchine tecnologicamente all'avanguardia. Ho inoltre iniziato la procedura per ottenere la certificazione bio». Anche la compagna di Gabriele, Daniela De Paoli, collabora nell'azienda agricola in campagna, nella linea di produzione del succo di mela, nonché della parte burocratica. « Da 4 anni – riferisce Daniela – il ramo di azienda dei mirtilli e passato nelle mie mani oltre al delizioso frutto produco anche il nettare di mirtillo».