
Uomini e donne del Soccorso alpino (foto di repertorio)
Cercavano svago, aria fresca, il contatto con la natura, panorami mozzafiato ma anche i funghi e non sono più tornati a casa. Undici morti in quasi dieci giorni sulle montagne lombarde oltre a decine di feriti: è il tragico bilancio dell’assalto ai sentieri e alle cime di questo agosto per quanto riguarda gli interventi di soccorso in quota. "Informatevi sul percorso da seguire, il meteo, se il cellulare prende, cercate di capire soprattutto qual è la vostra preparazione e se un percorso è troppo impegnativo lasciate perdere", ripetono gli uomini del Soccorso alpino in questi giorni. Ma gli incidenti mortali continuano a verificarsi a un ritmo impressionante.
Il 5 agosto Giulia Pozzebon, 35 anni originaria di Merate, ha perso la vita durante un trekking con un’amica fra il Verbano e il Canton Ticino. Luigino Gusmeroli, 76 anni, imprenditore edile in pensione originario di Tartano in Valtellina, è morto durante un’escursione in Val Camonica l’8 agosto. Fatale per lui una scarica di pietre che l’ha colpito a 2.750 metri. Il 10 agosto in Valle Brembana ha perso la vita Francesca Tibaldi, operaia di Cornaredo di 43 anni. È precipitata per cento metri in un dirupo mentre era in compagnia di amici nella zona del rifugio Laghi Gemelli.
Tanti gli incidenti che hanno coinvolto i cercatori di funghi. Non ce l’ha fatta Oreste Pezzini, 76 anni di Rasura, in Valtellina. L’incidente si è verificato sui pendii della Val Gerola l’11 agosto. Il 12 agosto un 85enne di Delebio, Enrico Vaninetti, è stato ritrovato morto nel territorio di Cosio Valtellino, sulle Orobie. Il 14 e il 15 sono state giornate drammatiche. Un altro cercatore di funghi, questa volta comasco, è precipitato il giorno prima di Ferragosto sui monti di Preda Rossa, sempre in Valtellina. Ha perso la vita così Stefano Camesasca, 56 anni di Brenna. Il 15 una caduta in un canalone nei boschi della Val Vigezzo è stata fatale per Luciano Veronesi, 73 anni, originario di Somma Lombardo. Marino Ruggeri, 89 anni di Lumezzane, è morto dopo una caduta nella zona di Parbardo, nel Bresciano.
Finita in disgrazia anche la gita di Alessia Protospataro in Val Vigezzo, viveva a Milano nel quartiere Lorenteggio. Il suo corpo è stato ritrovato nell’alveo di un fiume il 17 agosto, dopo sette giorni di ricerche. Sul Legnone, cima di 2.600 metri spartiacque fra Lecco e Sondrio, è morto invece Samuele Guagnano, 26 anni, che viveva nel Modenese. Fatale un masso che l’ha colpito mentre era in compagnia di alcuni amici.