Tirano, si barrica in casa con la fidanzata: ora ha l'obbligo di dimora dalla mamma

La difesa: "Non ho sequestrato la mia fidanzata". Convalidato l'arresto

Un intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri

Tirano (Sondrio), 21 settembre 2014 - «Non ho fatto niente, non volevo sequestrare nessuno». Si è difeso così, negando ogni addebito, Matthew Mottini, il 24enne che giovedì si era barricato nella sua abitazione di Tirano per ore con la fidanzata. Tutto è cominciato quando il giovane operaio, con problemi di tossicodipendenza, aveva attirato l’attenzione dei passanti scagliando giù dalla finestra vari oggetti sulla pubblica via, tra cui anche un televisore, alcuni dei quali erano finiti sull’auto di un vicino di casa. Un passante, notando quello che l’uomo stava facendo, aveva quindi lanciato l’allarme chiamando il 112. All’arrivo sul posto di alcune pattuglie dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, il giovane si era chiuso dentro all’alloggio nel quale era presente anche la sua fidanzata. Il colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dell’Arma di Sondrio, giunto sul posto a metà pomeriggio con il maggiore Pier Enrico Burri, ha dialogato a lungo con il giovane cercando di convincerlo ad aprire la porta, ma ogni tentativo di persuasione è risultato vano. L’ufficiale, pertanto, d’intesa con il magistrato di turno della Procura di Sondrio, ha ordinato ai suoi uomini di fare irruzione in casa, prima che la situazione potesse degenerare dopo diverse ore di inutili trattative e anche di paura per la ragazza. Mottini è stato quindi arrestato con le accuse di sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e coltivazione illegale di marijuana: nell’appartamento infatti è stata rinvenuta e sequestrata una piccola serra nella quale erano coltivate alcune piantine di marijuana. Ieri l’interrogatorio davanti al Gip Antonio De Rosa, che ha convalidato l’arresto e ha disposto la scarcerazione e la misura cautelare dell’obbligo di dimora nella casa della mamma.