Agente di commercio comasco scomparso in Valmalenco, i Ris dal vicino

Sentito dai carabinieri il rifugista, l’ultimo ad aver visto Mingarelli: è stato lui a consegnare ai militari il cellulare del giovane

I militari del Ris a Barchi

I militari del Ris a Barchi

Chiesa Valmalenco (Sondrio), 11 dicembre 2018 - Ha finito di lavorare a Nuova Olonio di Dubino, nello sede della Trussoni Beverage per cui lavora come agente di commercio, poi, come faceva spesso, ha raggiunto la casetta di famiglia in quota sopra Chiesa in Valmalenco, a San Giuseppe, località Barchi. Ma non ha mai aperto la baita, ha lasciato fuori, legato, il cane e poi di lui si sono perse le tracce. Sono le 15 di venerdì pomeriggio quando Mattia Mingarelli, 32enne di Albavilla, in provincia di Como, scompare nel nulla. È sempre più fitto il mistero attorno alla scomparsa del giovane, e ieri mattina, ad aggiungere mistero ad un giallo che sta tenendo in tanti con il fiato sospeso, sono arrivati i carabinieri del Ris di Parma. Le indagini degli esperti della Scientifica si sono concentrate, però, non nella casetta di proprietà della famiglia di Mingarelli, ma nel vicino Ristoro Barchi, distante una cinquantina di metri e dove ieri sono stati trovati anche gli sci del giovane.

L’ultimo a vedere Mattia, infatti, è stato proprio il gestore del rifugio in Valmalenco, G.D.Z., che nella serata di sabato è stato sentito dai carabinieri, impegnati in queste ore ad ascoltare diverse persone per ricostruire gli spostamenti del 32enne prima della scomparsa. Nel pomeriggio di ieri un nuovo colpo di scena: il cellulare di Mingarelli, da oltre due giorni spento e quindi non raggiungibile, è stato consegnato proprio dal gestore del ristoro, che avrebbe raccontato ai carabinieri di averlo trovato. E quello che ha raccontato è oggetto di verifiche. Da un lato, quindi, le indagini dei carabinieri del Comando provinciale, guidati dal colonnello Emanuele de Ciuceis, e i rilievi del Ris di Parma; dall’altro le ricerche, attivate nella giornata di sabato e che vedono impegnati da giorni Vigili del fuoco, unità cinofile con cani da ricerca persona in luoghi impervi, uomini del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna, militari del Sagf della Guardia di finanza e volontari della Protezione Civile, che stanno setacciando un’ampia area boschiva a quota 1.700 metri e oltre.

A ostacolare le operazioni di ricerca le avverse condizioni meteo, con nebbia e sporadiche precipitazioni anche nevose, e sul posto, infatti, non è potuto intervenire l’elicottero. Al momento non si esclude alcuna pista, da quella di un allontanamento volontario del 32enne ad un incidente nei boschi, fino ad arrivare all’ipotesi più drammatica, quella, cioè, che qualcuno possa aver fatto del male a Mattia Mingarelli, un bravo ragazzo senza particolari ombre ben voluto da tutti. Tanti amici che in queste ore si stanno mobilitando con un fitto tam tam sui social e non solo per cercare di ritrovare il 32enne scomparso.