Schignano mette la maschera, sfila la tradizione

SCHIGNANO (Como)

Appuntamento con la tradizione a Schignano dove oggi tutto il paese indosserà le maschere di legno e i costumi dei Brut, i Mascarun, i Sapeur per far rivivere quello che è buon diritto è uno dei carnevali più antichi di tutta la Lombardia. La festa qui è iniziata il 5 gennaio scorso allo scoccare della mezzanotte, con la cena accompagnata da canti e balli e proseguita fino all’alba dei coscritti del 2005, i ragazzi appena maggiorenni che saranno simbolicamente i protagonisti del carnevale che qui è davvero un rito collettivo in cui ognuno recita una parte ben precisa. Ci sono i Brut che rappresentano i poveri e sono vestiti di stracci, pelli di animali, campanacci e indossano sul volto una pesante maschera di legno, poi ci sono i Mascarun o Bell ricchi e nobili che indossano abiti colorati adornati di pizzi, merletti con vezzosi ombrellini e bastoni da passeggio, c’è la Ciocia che è la moglie serva del Mascarun ed è l’unica tra i personaggi del carnevale a poter parlare improvvisando sketch. Ancora i Sapeur con il volto dipinto di nero e gli abiti in pelle di pecora, che aprono il corteo e lo sorvegliano, subito dietro la Sigurtà che la maschera dell’autorità, mentre il Carlisepp è il fantoccio che rappresenta in carnevale e rimane appeso in piazza fino al rogo, la sera del martedì grasso. Una festa da non perdere che inizia alle 14 con il ritrovo delle maschere a Occagno. Ro.Can.