"Le chiusure? Giuste, senza risorse". Dirigenti medici d’accordo con Asst

Il caso della Stroke Unit a Sondrio e della Chirurgia vascolare a Sondalo: il parere del sindacato dei camici bianchi

Incontro

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Sondrio - La sanità valtellinese non ha proprio pace. Continuano i botta e risposta tra gli attori, le prese di posizione di questo e di quello e le esternazioni su qualsiasi argomento che riguarda la sanità della provincia di Sondrio. Risultato? Nulla. A rimetterci sono solo gli utenti visto che, senza tema di smentite, un po’ tutti possono affermare che ci siano molte che non girano propriamente a mille, per usare un eufemismo.

Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore, perlomeno in una buona fetta della popolazione ma anche tra i sindaci dell’Alta Valle e tra i componenti del Movimento Morelli Autonomo, la chiusura temporanea della Stroke Unit a Sondrio e quella sempre temporanea della Chirurgia Vascolare a Sondalo a causa della mancanza di medici specialisti. In sintesi, i primi cittadini dell’Alta Valle si chiedevano: "Possibile che il direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario (Tommaso Saporito per il quale i sindaci hanno chiesto la “testa“ ndr), ben conscio di queste difficoltà, non si sia attivato per tempo, cercando in tutti i modi di evitare questa ulteriore drammatica riduzione dei servizi? All’alba del 29 luglio scopriamo che tra 2 giorni il servizio sarà pressoché inesistente, come se ci fosse un orario prestabilito per sentirsi male"! Ieri i componenti dell’Intersindacale dirigenti medici sanitari dell’Asst Valtellina e Alto Lario hanno deciso di emettere un comunicato stampa nel quale si difende l’operato dell’azienda.

"Il recente provvedimento di chiusura temporanea della Stroke Unit a Sondrio e della Chirurgia Vascolare nei festivi e nei feriali dopo le 16 a Sondalo, sta provocando critiche e censure rivolte alla Dirigenza Aziendale di Asst Valtellina e Alto Lario – si legge nel comunicato siglato da Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo Fesmed, Cgil Medici, Cisl Medici, Fassid e Fm Uil Fpl -. Le scriventi sigle dell’intersindacale ritengono invece che le delibere assunte dalla Dirigenza Aziendale siano inevitabili e adeguate perché rispondono all’obbligo di prevenire i rischi per gli utenti e per la sicurezza degli operatori sanitari. Si tratta di scelte sofferte ma purtroppo obbligate.

Una delle principali cause di allontanamento dei medici sono i carichi di lavoro insostenibili. Senza scelte incisive e impopolari perderemo anche i pochi medici e dirigenti sanitari rimasti. Ribadiamo l’urgente necessità di proposte concrete, ma soprattutto realizzabili nel contesto attuale". E nel finale una bordata a Comitato Morelli Autonomo e ai sindaci dell’Alta Valtellina. "Il mantenimento di servizi sanitari in assenza di risorse idonee può essere sostenuto strumentalmente solo da chi non è chiamato a rispondere in prima persona della sicurezza pubblica".