Il traghetto di Imbersago, fermo all’attracco da ormai due anni, è pronto a salpare di nuovo e solcare solcare l’Adda da una sponda all’altra trainato dalla sola forza della corrente. A mollare gli ormeggi saranno i lavoratori svantaggiati di una cooperativa sociale, che si occuperanno verosimilmente pure di Addarella, un battello completamente elettrico, del noleggio di biciclette e di altri servizi turistici.
Il traghetto di Imbersago è l’ultimo dei traghetti realizzati su un progetto di Leonardo da Vinci rimasto. Quando l’imbarcazione potrà prendere il largo di preciso al momento non si sa, ma non resterà in rada ancora a lungo. "Nei giorni scorsi ho nuovamente incontrato i responsabili della coop a cui verosimilmente affideremo il servizio – riferisce il sindaco di Imbersago Fabio Vergani -. Sono seriamente intenzionati a farsene carico. Ormai siamo alla stretta finale". Bisogna definire solo gli accordi con un traghettatore abilitato che abbia conseguito la necessaria patente nautica specifica, perché il traghetto di Leonardo è equiparato ad un battello per il trasporto di passeggeri e non sono poi molti a poterlo condurre, anzi sono pochissimi, poco più di una ventina in provincia di Lecco. Proprio per questo tutti i precedenti tentativi di reclutare un nuovo "Caronte dell’Adda" sono falliti e il traghetto è rimasto fermo. Qualcosa di più verrà svelato già dopodomani, sabato, in occasione di un convegno sul turismo in Brianza: tra i relatori ci saranno un docente universitario, operatori del settore della zona, amministratori locali e i responsabili della coop che probabilmente gestiranno il traghetto. L’attuale traghetto è stato varato nel 1994.
Daniele De Salvo