SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Si fingono carabinieri e rapinano prostitute: "Stanno cercando di incastrarli"

È netta la posizione dell’avvocato Corrado Pini, che difende il 47enne, G.M., e ci racconta la versione dei fatti dei tre arrestati

L’avvocato Corrado Pini

Sondrio, 15 febbraio 2017 - «Il mio assistito e i suoi amici sono accusati di reati che non hanno commesso, le due prostitute si sono inventate tutto e hanno anche cercato di estorcere denaro a uno di loro. Io e i due legali che assistono gli altri arrestati siamo convinti che verrà dimostrata la loro totale innocenza, e stiamo valutando la possibilità di procedere con querele per calunnia ed estorsione». È netta la posizione dell’avvocato Corrado Pini, che difende il 47enne, G.M., e ci racconta la versione dei fatti dei tre arrestati.

«Stavano festeggiando il compleanno di E.S. - racconta - e il festeggiato ha voluto andare a casa di una prostituta che conosceva e che, ha raccontato, le aveva preso dei soldi. Con lui c’era il mio assistito, è nato un alterco tra la ragazza e l’amico, e G.M. è andato a prendere il terzo amico per farsi aiutare a portarlo via. Quando se ne sono andati, E.S. ha deciso che voleva finire la serata con una ragazza e ha cercato su internet, gli altri due lo hanno accompagnato perchè aveva bevuto e poi lo hanno aspettato sotto casa perché l’amico ha chiesto loro di attendere qualche minuto, se la prostituta non fosse stata come nella foto online se ne sarebbe andato. E così ha fatto, dopo appena tre minuti, come dimostrano i tabulati telefonici. Il suo protettore ha cercato di estorcergli del denaro minacciandolo di andare dai carabinieri a raccontare una storia inventata. E lei ha raccontato una storia assurda e contraddittoria sul fatto che E.S. l’avrebbe rapinata. Ci sono, però, i messaggi intercorsi tra il protettore e l’arrestato, i tabulati telefonici e non solo che dimostrano che è tutta una calunnia. Il mio assistito nel secondo presunto caso nemmeno c’era, era in auto. Le due prostitute, probabilmente d’accordo, stanno cercando di incastrarli».