Rapina la cooperativa Melavì Poi fugge con la spider, preso

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È entrato con il volto travisato dalla mascherina anti-Covid e un cappellino in testa, si è avvicinato a una cassa e simulando di avere con sè un’arma sotto il maglione ha arraffato le banconote che c’erano e poi - con le cassiere ovviamente spaventate - si è dato a una precipitosa fuga in auto con direzione di marcia Tirano.

Subito è scattato l’allarme, dopo il colpo, messo a segno nel pomeriggio di sabato al punto vendita della Cooperativa di Ponte in Valtellina. In azione Polizia e “gazzelle“ dei carabinieri. Pochi minuti e la vettura in fuga, con targa polacca, un’Audi decapotabile, è stata notata dalle forze dell’ordine a correre ad alta velocità lungo la statale 38 dello Stelvio. Poco prima dell’ingresso a Tirano una “gazzella“ dei carabinieri del comandante Chiarot della caserma di Ponte in Valtellina è riuscita a intercettare e a fermare l’auto del rapinatore in fuga.

Al volante un polacco che è stato dichiarato in stato di arresto e condotto nel carcere sondriese di via Caimi.

Al momento non si conosce l’entità del bottino recuperato che, in ogni caso, dovrebbe essere stato di modesta entità. E, a distanza di una settimana dal rocambolesco episodio, ancora non è stata diffusa alcuna notizia dal Comando provinciale dell’Arma e neppure dalla Procura, a convalida di fermo già avvenuta da parte del gip Antonio De Rosa, su richiesta del sostituto procuratore di turno,Marialina Contaldo. Al momento l’Audi con targa polacca, sequestrata, è ancora ben visibile, parcheggiata nel piazzale antistante la caserma dei carabinieri di Ponte in Valtellina, protagonisti della brillante operazione che non è stata resa nota. E allora, per una volta, ci pensiamo noi.

Michele Pusterla