Sondrio, 16enne inghiottita dall'Adda: il padre la cerca a nuoto nel fiume

L'uomo ogni giorno raggiunge le sponde del corso d’acqua

Il padre della giovane nelle acque del fiume Adda

Il padre della giovane nelle acque del fiume Adda

Sondrio, 12 settembre 2020 -  Sua figlia Hafsa , di soli 15 anni, il primo settembre è stata inghiottita dalle acque del fiume Adda a Sondrio, mentre tentava di attraversarlo per raggiungere una spiaggetta. Il suo corpo non è ancora stato trovato. Lui, il papà, il primo settembre era in Marocco. E da quando è tornato, ogni giorno va al fiume in bicicletta, si immerge e cerca la figlia. Una scena straziante, immortalata da un video pubblicato su facebook. "Ho contattato i carabinieri per dire loro che io continuo a cercarla" ha detto. "Devo ringraziare chi la cerca, sicuramente hanno fatto un buon lavoro - ha aggiunto l’uomo -, ma non sono riusciti a trovarla. E io non posso smettere di cercarla. Mi sto dando da fare e spero che ci sia qualcuno che con buona volontà voglia mettersi a disposizione per aiutarmi. Io mi avvicino al fiume, a volte ci entro, rimanendo vicino alla riva. So nuotare bene e non voglio correre rischi, ma spero di trovare Hafsa, che magari è incagliata da qualche parte. O spero di essere lì quando il fiume la restituirà. Non posso rimanere a casa ad aspettare".

Gli è stato fatto presente che le ricerche sono pericolose, che il fiume è infido, anche se in questi giorni il livello dell’acqua è molto più basso rispetto a 10 giorni fa. "Adda al Parco Bartesaghi: è pericolosissimo ma lui non accetta di uscire. Ho avuto paura - ha scritto su facebook l’uomo che ha girato il video, spiegando di averlo postato sperando che qualcuno aiuti questo padre disperato -. Un familiare (sulla sponda con me) lo ha chiamato continuamente, ma invano. Temo per lui. Occorre convincerlo a desistere". Le ricerche cosiddette "massive" sono terminate da qualche giorno: è stato controllato l’intero fiume da Sondrio sino al Lario, è stato anche svuotato il bacino di Ardenno, ma della ragazza nessuna traccia. In questi giorni, tuttavia, i Vigili del fuoco, in gommone e a piedi, controllano il fiume, gli anfratti, i luoghi in cui potrebbe essere rimasta incastrata. E i pompieri hanno informato le forze dell’ordine, affinchè intervengano: "Quell’uomo, pur disperato, non può entrare in acqua. C’è il forte rischio che pure lui possa essere vittima di un incidente". Intanto la Prefettura ieri ha fatto sapere che, nel weekend, ci sarà una ricerca straordinaria, concordata con il coordinatore provinciale della Protezione Civile, Luciano Speziale