Raccolto e stagione turistica Dalle dighe alpine il salvataggio

Il Pirellone garantisce: "Gli operatori idroelettrici intensificheranno i rilasci per i prossimi dieci giorni. La situazione è dura ma stiamo facendo di tutto per gestire al meglio le scarse risorse disponibili"

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di Fulvio D’Eri

L’immissione nell’Adda di un grande quantitativo d’acqua proveniente dalle dighe alpine potrebbe salvare il raccolto e anche la stagione turistica dei laghi lombardi. "Per far fronte alla grave crisi idrica in Lombardia e non vanificare gli sforzi fatti fino a oggi per salvare il raccolto, gli operatori idroelettrici intensificheranno i rilasci d’acqua per i prossimi dieci giorni – annuncia l’assessore a Enti locali, montagna e piccoli comuni Massimo Sertori a margine dell’accordo tra la Regione e i gestori idroelettrici – A partire da domani e fino alla fine di luglio saranno turbinati 5.6 milioni di metri cubi al giorno, aumentando di fatto i rilasci di 1,6 milioni di mc rispetto a quanto convenuto fino a oggi sul bacino dell’Adda. Sono inoltre stati prolungati fino a fine mese i rilasci sui fiumi Oglio e Serio, mentre sul Brembo potranno continuare per dieci giorni".

Un quantitativo enorme. "Il massimo della capacità che le macchine hanno per turbinare e produrre energia. Questo tavolo è stata l’occasione per aggiornare i dati relativamente all’acqua presente negli invasi. Infatti i metri cubi a disposizione nelle dighe alpine sul bacino dell’Adda non sono 190 milioni, dato comprensivo dei bacini svizzeri, ma poco più di 120 milioni, una parte dei quali non utilizzabile oltre a una scorta necessaria da mantenere negli invasi che consente il mantenimento in equilibrio della gestione elettrica regionale e nazionale. Abbiamo trovato questa intesa – sottolinea Sertori – soprattutto per far fonte ai prossimi giorni che saranno i più delicati sia per gli agricoltori sia per l’altezza dei laghi. La situazione permane di forte criticità ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire al meglio la scarsa risorsa idrica disponibile. Riuscire a contemperare interessi legittimi ma, in caso di scarsità d’acqua, spesso contrapposti non è facile. Mentre l’esigenza dell’agricoltura è avere a disposizione molta acqua durante le stagioni irrigue, per i fruitori del lago, compresi i turisti, la navigabilità e gli abitanti, non scendere sotto una certa quota del lago è un aspetto fondamentale. Nella situazione difficile che stiamo gestendo non serve sprecare energie nel cercare polemiche o nell’accentuare un interesse sull’altro, ma occorre solo senso di responsabilità".